Arte per migliorare l’esperienza di cura al Gemelli di Roma. Anche il MAXXI partecipa ad Art4ART
Il progetto che mette in relazione cura, arte e tecnologia si propone di alleviare il dolore e lo stress psicologico dei pazienti del reparto di Radioterapia oncologica dell’ospedale romano. Ora anche con la collaborazione del MAXXI
La partecipazione, attiva o passiva, alle attività culturali può essere d’aiuto nella promozione di stili di vita sani e nella prevenzione delle malattie, oltre che per terapie molto specifiche in cui gli stimoli artistici coadiuvano la medicina. A dirlo è l’OMS, e del tema ci siamo a più riprese occupati su queste pagine, anche con un approfondito focus sulle relazioni tra cultura e benessere.
Il progetto Art4ART al Policlinico Gemelli di Roma
Nasceva da queste premesse, nel 2021, il progetto Art4ART varato dal Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma per portare l’arte nel reparto di Radioterapia oncologica, con l’ausilio della tecnologia.
Sviluppata dal Centro di radioterapia oncologica Gemelli ART – Advanced Radiation Therapy, in collaborazione con l’associazione Attilio Romanini, l’iniziativa, inaugurata alla presenza dell’allora Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, si proponeva di affiancare le consuete prestazioni sanitarie a “strumenti” artistici quali sale multisensoriali, opere d’arte multimediali, concerti e immagini di capolavori storicizzati, offerti al paziente con l’intento di alleviare il dolore e lo stress psicologico causato dalle cure.
Condividendo un modello di welfare culturale replicabile con l’auspicio che altri ospedali e luoghi di cura potessero mutuarlo.
La collaborazione del MAXXI al progetto Art4ART. L’arte per il benessere dei pazienti
A distanza di qualche anno, il progetto Art4ART (Arte per la Radioterapia Avanzata) si approfondisce con la collaborazione del MAXXI. Il punto di partenza è ancora, e sempre più, valido: “La diagnosi di cancro rivoluziona la vita quotidiana dei pazienti” spiega l’Ospedale “L’evoluzione delle terapie e l’aumento delle percentuali di sopravvivenza hanno reso possibile un approccio di cura sempre più orientato al benessere globale della persona con l’obiettivo di migliorare la risposta alle cure, diminuire gli effetti collaterali e aumentare la compliance dei pazienti”.
L’ambiente terapeutico offerto ai pazienti oncologici è dunque arricchito dalla presenza di molteplici forme d’arte. Ogni spazio è dotato di display interattivi, per la visione di contenuti motivazionali e artistici (come i tour virtuali della Cappella Sistina e delle Stanze di Raffaello, messi a disposizione dai Musei Vaticani), inclusi video realizzati in collaborazione con il MAXXI, con l’obiettivo di migliorare la resilienza dei pazienti. Ma il reparto può contare anche su una stanza cinema pensata per esperienze immersive collettive, e su una stanza colloqui con sistema multimediale interattivo, che vuole migliorare la comunicazione medico-paziente. All’ingresso, un’installazione statica incentrata sul tema dell’acqua accoglie chi entra.
L’alleanza tra istituzioni culturali e ricerca scientifica
E si rinnova anche il patrocinio del Ministero della Cultura, esplicitato da una nota del ministro Alessandro Giuli che riconduce all’origine del coinvolgimento del MAXXI: “Si tratta di un’iniziativa che conosco bene, essendo il frutto di un lavoro avviato quando ero Presidente della Fondazione MAXXI, grazie a confronti e scambi di idee con il professor Vincenzo Valentini, Presidente dell’Associazione Attilio Romanini e con Adriana Rocca, già Presidente degli amici del MAXXI”.
“Ci siamo messi a disposizione offrendo ciò che abbiamo il privilegio di custodire, ovvero il genio dei grandi maestri e la creatività dei nuovi talenti, fonti inesauribili di riflessioni importanti”, sottolinea la Presidente del museo per le Arti del XX secolo, Maria Emanuela Bruni “Desidero ringraziare tutti gli artisti e le loro famiglie per aver aderito prontamente a questo progetto, consentendoci di realizzarlo”.
Per Daniele Piacentini, Direttore Generale del Policlinico Gemelli, “garantire la migliore qualità delle cure al paziente è possibile grazie all’unione di più fattori: elevate competenze professionali, impegno in investimenti tecnologici e umanizzazione delle cure”.
Gli fa eco Maria Antonietta Gambacorta, Direttrice del reparto di Radioterapia oncologica: “I trattamenti medici integrati con la fruizione di contenuti artistici contribuiranno secondo i nostri auspici a migliorare la risposta alle cure. Il nostro obiettivo è anche di avviare un percorso di ricerca per misurare i benefici dell’integrazione tra la medicina e l’arte, favorendone in futuro l’estensione ad altri ambiti di cura”.
Livia Montagnoli
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