CraftHub, il programma europeo che promuove l’artigianato in chiave comunitaria

Finanziato da Europa Creativa, il piano di mobilità e residenze stimola ibridazioni di tecniche di lavorazione e materiali. I lavori vanno poi in mostra anche a Matera, dove si tengono anche interessanti talk su artigianato, inclusione e circolarità

Favorire il dialogo per permettere la crescita e uno sviluppo comunitario dell’artigianato: questo il cuore di CraftHub, progetto finanziato dall’Unione Europea tramite il piano culturale Europa Creativa. Tutto incentrato sull’artigianato nel contesto del patrimonio culturale e sulla sua continua rilevanza nella pratica contemporanea, il progetto si articola in 42 residenze artistiche, workshop, un festival e una serie di programmi di scambio e mobilità. Questo per permettere agli artigiani del Vecchio Continente di indagare processi artigianali lontani dalle pratiche a loro note, di ibridare le tecniche di lavorazione e di esplorare le potenzialità di nuovi materiali, portando innovazione e nuovi prodotti sul mercato.

CraftHub a Matera

CraftHub a Matera

IL PROGETTO CRAFTHUB: UN INNO D’AMORE ALL’ARTIGIANATO

Nato da una passione condivisa per l’artigianato – e quindi le sue tradizioni, i suoi materiali e la sua connotazione sperimentale – CraftHub ha stimolato con questi scambi la nascita di un grande archivio digitale dei mestieri, oltre a una serie di workshop e laboratori gomito a gomito con le diverse comunità locali, dando la possibilità agli artigiani che soffrono di precarietà di farsi conoscere e creando connessioni tra le persone. Per farlo, il programma ha coinvolto partner di europei da settori molto diversi, dall’istruzione all’advocacy, dalla ricerca all’imprenditoria, con l’obiettivo di fondare nuovi mercati nel rispetto di una profonda comprensione di materiali e processi artigianali. Nel corso della storia, dopotutto, l’artigianato è stato una parte fondamentale della nostra civiltà, riflettendo direttamente la cultura e la creatività della società e diventando un mezzo attraverso cui articolare la narrazione della nostra storia ed esplorare le radici del nostro patrimonio, senza dimenticarne lo scopo primario: una radicale utilità. Dagli scavi archeologici alle fiere contemporanee, le craft sono infatti uno dei pilastri fondativi dell’esperienza umana, e nel contesto europeo rappresentano anche un veicolo di connessione tra popoli e un rilevante mezzo di espressione personale e collettiva.

CraftHub a Matera

CraftHub a Matera

LA MOSTRA CHE ESPONE AL PUBBLICO IL PROGETTO CRAFTHUB

Accompagna il progetto l’esposizione CraftHub, Investigating craft practices across Europe, destinata a compiere un viaggio a tappe attraverso Italia, Germania, Grecia, Portogallo, Irlanda e Galles per concludersi in Norvegia nell’ottobre 2023. La puntata italiana, visitabile fino al 14 aprile, è stata organizzata da MateraHub al Museo Nazionale di Matera, all’interno degli spazi dell’ex Ospedale di San Rocco. Come in tutte le tappe europee, al cuore dell’esposizione lucana ci sono i prodotti artigianali di eccellenza realizzati da maker esperti e non, che si alternano a manufatti locali e una selezione dei risultati del progetto. A conclusione del tour europeo, verrà assegnato tramite votazione online (aperta al pubblico) un premio di 2.500 euro, da consegnarsi in occasione del Festival dell’artigianato del Galles il prossimo settembre.

Il progetto curatoriale, che ha selezionato 45 showcase pieces internazionali, è stato guidato da Materahub sotto la direzione artistica di Rita Orlando, la curatela di Antonella Valerio, il design di Gabriella Mastrangelo e la produzione di Becky Riches.

CraftHub a Matera

CraftHub a Matera

LE ATTIVITÁ COLLATERALI DI CRAFTHUB A MATERA

Oltre ai risultati delle sperimentazioni, la sede materana dell’esposizione ospita un gigantesco cucù – opera partecipata della designer Giorgia Garofalo – e una serie di interessanti attività collaterali, quali un laboratorio intergenerazionale di uncinetto e una serie di talk su temi cruciali dell’artigianato in chiave contemporanea pensati con le realtà Made in Carcere, la Comunità Emmanuel di Salandra e la Cooperativa Oltre l’Arte per coinvolgere interlocutori detenuti e con disabilità. La prima, tenutasi lo scorso primo aprile, è stata dedicata al passaggio da modelli di economia lineare a quelli circolari – una necessità economica oltre che etica, che beneficia del fatto che i processi artigianali hanno per loro natura tempi più lenti di quelli industriali – in collaborazione con il partner tecnico Egoitaliano (che ha messo a disposizione gli scarti tessili poi confluiti nel cucù); la seconda, tenutasi il 4 aprile, è stata incentrata sull’empowerment degli artigiani locali, con la consapevolezza che l’accesso a opportunità di scambio, visibilità e crescita al Sud rimane ancora una criticità, soprattutto per donne e giovani; mentre la terza, che si terrà l’11 aprile, è incentrata sull’artigianato come veicolo di inclusione sociale: basata sul concetto di “imparare facendo”, questo incontro avvicina a metodologie già avviate con persone con dipendenze patologiche, detenuti e persone disabili che consente di acquisire in modo informale competenze che diventano strumento per l’inclusione e veicolo di formazione e riabilitazione.

Giulia Giaume

www.crafthub.eu/

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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