Marino Marini e Alberto Savinio guidano l’asta di Finarte a Milano
Un catalogo ben equilibrato quello presentato da Finarte a Milano a inizio dicembre, con Marino Marini e Alberto Savinio come top lot. Agli incanti anche la collezione raccolta da Palmiro Togliatti e Nilde Iotti
Lo scorso 3 dicembre 2025 in Via dei Bossi 2, nel cuore di Milano, Finarte ha svelato il catalogo di Arte Moderna e Contemporanea con una selezione di poco più di cento lotti, alternando i protagonisti delle avanguardie italiane e straniere del ‘900, e nomi del calibro di Marino Marini, Alberto Savinio e Arnaldo Pomodoro, Max Ernst e Andy Warhol, a cui è seguita, il giorno successivo, l’asta pomeridiana delle opere della collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti.
L’asta di arte moderna e contemporanea di Finarte a Milano
A guidare la prima sessione d’asta della maison milanese è stata una insolita scultura bronzea di Marino Marini Piccolo Miracolo (1955-’56), che ha catturato l’attenzione degli offerenti lasciando indietro la stima bassa di €280.000 per arrivare al bid finale di €345.750. A seguire, Uomo con la Pipa dei primi Anni Venti a firma Alberto Savinio, che ha stracciato la stima alta di €120.000 per trovare una nuova casa a €235.950. E, ancora dal fronte scultura, si è assestata poco sopra la stima bassa la Sfera (1978) di Arnaldo Pomodoro, passata di mano per €73.230.
Per il secondo Novecento italiano, buoni riscontri sono stati registrati per i lotti di Carla Accardi, Emilio Vedova e Piero Dorazio, con aggiudicazioni tra i 25 e i 50mila euro, e si è visto un solido interesse per le opere di Mario Schifano in catalogo, otto in totale, di cui soltanto una è rimasta invenduta. Tra queste figurava lo splendido Il Cielo (1965), parte di una serie di studi in cui l’artista si concentrava sulla poetica pittorica ottocentesca di John Constable, venduto per € 63.150.
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Le opere internazionali in asta da Finarte a Milano
Sul fronte delle ricerche internazionali, il Surrealismo di Max Ernst ha conquistato la sala con Lune jaune (1960) aggiudicata per €85.830, incluse le commissioni, così come Ellen (1974) di Victor Vasarely, che è salita sopra la stima alta di €60.000 per arrivare a quota €75.750. Rimasto senza offerte, invece, il Mao Tse Tung (1972) di Andy Warhol, proveniente dalla collezione di Bianca Attolico.
La collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti in asta da Finarte
Il 4 dicembre è stato poi presentato il catalogo che raccoglieva l’intera collezione di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti, tra cui un interessante nucleo di dipinti e disegni di Renato Guttuso, a testimonianza di un profondo rapporto di amicizia e di vicinanza politica. Le opere, con raffigurazioni di scene vicine al mondo sociale e alle tematiche del lavoro, sono state vendute in un range di aggiudicazione tra i 2 e i 20mila euro. Inoltre, in catalogo erano presenti diverse opere della collezione dell’industriale Giuseppe Verzocchi, a conferma di come Finarte si impegni sempre più nel ricercare opere dalla provenienza prestigiosa e valorizzarle nel corso degli incanti.
Antonio Mirabelli
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