A Milano in asta da Finarte la collezione di Fausto Bertinotti e della moglie Lella. E di Monica Vitti
Per la prima volta arriva sul mercato il primo dipinto di Burri, a cui si affiancano due importanti capolavori di de Chirico e un raffinato Balla. Ecco alcuni dei pregevoli lotti riuniti da Finarte per la prossima asta milanese

Ci sono dei nomi celebri e parecchie curiosità tra le opere e le collezioni che saranno esitate da Finarte a Milano il prossimo 2 luglio all’asta di Arte Moderna e Contemporanea. Tra i circa 150 lotti in catalogo, infatti, alcuni arrivano direttamente da momenti cruciali della storia dell’arte italiana e altri da proprietari famosi. Dal primo dipinto realizzato da Alberto Burri durante la sua prigionia negli Stati Uniti alle proprietà dei coniugi Bertinotti e di Monica Vitti.





La prima opera di Burri va in asta da Finarte a Milano
Arriva per la prima volta sul mercato quello che viene identificato come il primo dipinto di Alberto Burri in assoluto: Texas, del 1945. L’opera venne infatti realizzata durante il periodo di internamento dell’artista – allora medico e prigioniero militare – nel campo di concentramento di Hereford in Texas. Di quel periodo Burri ha poi raccontato in un’intervista del 1994: “dipingevo tutto il giorno, era un modo per non pensare a tutto quello che mi stava intorno e alla guerra. Non feci altro che dipingere fino alla liberazione. E in questi anni capii che io ‘dovevo’ fare il pittore. (…) I quadri fatti allora sono per me oggi validi come le mie ultime opere, né più né meno in termini di intensità pittorica”. Il dipinto si affaccia ora sul mercato per la prima volta e ha una stima preasta di €600.000-800.000.
La collezione di Monica Vitti in catalogo da Finarte
Accanto a quest’opera originaria della storia dell’arte italiana, tre lotti in catalogo da Finarte a Milano provengono dalla collezione dell’attrice Monica Vitti. Due sono opera di Giorgio de Chirico, ovvero Bagni misteriosi, datato 1935 e con stime di €400.000-600.000, e Niobe, del 1921, ispirato alle visite dell’artista alla Galleria degli Uffizi di Firenze e con una stima preasta di €450.000-650.000. L’ultimo è invece di mano di Giacomo Balla: Compenetrazione iridescente – studio per Penetrazione + spazio, del 1912, una tempera su carta che presenta sul verso anche uno studio omonimo a grafite e che arriva in asta con stime di €65.000-80.000.




Warhol dalla collezione Bertinotti, e poi Boetti e Salvo all’asta di Finarte a Milano
Spiccano, invece, dalla collezione raccolta da Lella e Fausto Bertinotti, di cui poco sappiamo, due serigrafie di Andy Warhol della nota serie dedicata a Mao Tse Tung nel 1972, con valutazioni di €20.000-30.000, insieme a diverse opere di Piero Dorazio, donate direttamente dall’artista umbro ai coniugi, a una scultura in ceramica policroma di grandi dimensioni di Giosetta Fioroni e a un olio su tela di Titina Maselli, Camion, del 1976.
Tra gli altri lotti di rilievo nella sessione del 2 luglio a Milano ci sono, ancora, due opere di Salvo, Una torre sassone del 1992 e Ora di pranzo del 2007 (stimati rispettivamente €25.000-30.000 e €50.000-70.000), e un ricamo di Alighiero Boetti, Le nuove autonomie del 1979, stimato €60.000-80.000.
Cristina Masturzo
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