Zinelli in the Painter’s Mind
Esiste una connessione tra il genio e la follia? Muove da questo problema l’indagine di Nu de Dos Arte, applicata all’arte, gli scacchi e la matematica. In occasione di Paratissima 2011, allo Stefilm/Documentary in Europe, quartiere di San Salvario, negli stessi giorni di Artissima, viene presentato Zinelli – in the Painter’s mind, il primo capitolo della trilogia.
Comunicato stampa
Script e Regia Roberto Rizzente I Performer Dimitra Kopidou, Evangelia Kopidou, Debora Palmieri, Donatella Tataranni I Riprese Andrea Torsetta I Fotografia Lorenzo Monti, Andrea Torsetta I Costumi Debora Palmieri I Montaggio e Postproduzione Andrea Torsetta I Organizzazione Evangelia Kopidou I Fotografia di scena Lorenzo Monti I Allestimento Andrea Torsetta, Debora Palmieri I Assistenti Michele Vigorita, Federico Mastellari I Produzione Nu de Dos Arte 2011
Esiste una connessione tra il genio e la follia? Muove da questo problema l’indagine di Nu de Dos Arte, applicata all’arte, gli scacchi e la matematica. In occasione di Paratissima 2011, allo Stefilm/Documentary in Europe, quartiere di San Salvario, negli stessi giorni di Artissima, viene presentato Zinelli - in the Painter’s mind, il primo capitolo della trilogia.
Oggetto della video-art è la psicosi del pittore Carlo Zinelli (1916-1974). Nel fondo anti-narrativa, riproduce il meccanismo persecutorio-ossessivo della mente. Le fantasie si rincorrono, passato, presente e futuro si fondono in un unicum ove tutto è compresente, infinito e indefinito. Quattro sono i video che compongono l’opera, quattro i performer. Il quattro è il “numero magico” di Zinelli, Ricorre nelle opere, acquisendo la valenza di simbolo. E ricorre nella vita, nella parabola artistica ed esistenziale.
Il primo battito è la nascita. Quattro ombre s’inseguono intorno a un centro. Si delinea una spirale, fatta di movimenti antitetici e contrari. Il ritmo cresce. Lento, quindi veloce. È la vita che nasce e prende velocità. Fino al climax. Fino all’afasia.
Esplode la guerra. Quella vera, conosciuta da Zinelli in Spagna nel 1939. L’aggressività latente esplode, l’amico di ieri si alterna al nemico di oggi. Bim, bum, bam: quattro ombre giocano, si offendono.
È’ la volta dell’arte. Nel movimento antitetico dei performer si consuma l’atto estetico, fondazionale. Il gesto si fa segno. Quattro performer si acquattano, gridano, trovano una via d’espressione.
Breve soffio è la vita dell’uomo. Torna la spirale. Veloce, poi lenta. Il ritmo decresce, i movimenti si sfaldano. A una a una le ombre si ritraggono. Rimane il tombino. Il centro neutro, assoluto, gravitazionale.
Carlo Zinelli nasce nel 1916 a San Giovanni Lupatoto (Vr). Nel periodo post adolescenziale si appassiona di musica, e questa passione ritornerà nei deliri, che avranno un fondo ritmico. Nel 1938 partecipa alla guerra di Spagna: il fronte diverrà fatale per la psiche. Ricoverato nell’ospedale psichiatrico di Verona per schizofrenia paranoide, nel 1957, grazie ad un atelier di Art Therapy, scopre la vocazione per la pittura. Divenuto celebre in Francia come esponente dell’Art Brut, muore a Verona nel 1974, per una broncopolmonite.
Nu de Dos Arte è un gruppo di ricerca artistica fondato nel 2010 da Roberto Rizzente, Evangelia Kopidou, Andrea Torsetta e Debora Palmieri. Eterogeneo per esperienze e vocazioni dei componenti, il gruppo indaga le dimensioni ludiche e più riposte del vivere comune con un linguaggio franto, polisemantico, dove preponderante è la valenza visiva, mai disgiunta dalle ragioni della parola, spesso radicata nel sogno, nella favola e nel mito. Tra le opere del gruppo, lo spettacolo Veglia / Ολονυχτία, presentato ad Atene, il corto Sei quello che vedi, con Umberto Ceriani, Zinelli in the painter’s mind e A Morphy’s Game, vincitori del Premio Giovani Artisti 2011 di Borgomanero.