Young Talents: Polymathic Nature

Informazioni Evento

Luogo
C+N CANEPANERI
Via Caffaro 22 r​, Genova, Italia
Date
Dal al

martedì - venerdì 10-13 // 14-18

Vernissage
14/03/2023

ore 17

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Young Talents: Polymathic Nature, una mostra collettiva di quattro giovani artiste internazionali esposte per la prima volta in Italia.

Comunicato stampa

Young Talents: Polymathic Nature
Kim Nam, Chigozie Obi, Amelie Peace, Sofia Salazar Rosales
14.03.2023 - 24.04.2023

Inaugurazione
14 Marzo dalle ore 17.00
Via Cafarro 22 R - 16121 Genova

C+N Gallery CANEPANERI è lieta di presentare Young Talents: Polymathic Nature, una mostra collettiva di quattro giovani artiste internazionali esposte per la prima volta in Italia.

La sede genovese della galleria propone una selezione di opere inedite di Kim Nam, Chigozie Obi, Amelie Peace e Sofia Salazar Rosales. Il titolo della mostra vuole porre l'attenzione sulla natura poliedrica dell'espressione artistica. Nam, Obi, Peace (tutte e tre presenti coi loro dipinti) e Salazar Rosales (presente con una scultura realizzata ad hoc per l’occasione) esplorano il tema dell'adattamento sociale e culturale mentre la "corporeità" e il "dialogo" rimangono aspetti centrali in tutte le opere in mostra.

Un sinonimo di “poliedrico” in tradizione anglo-sassone (“polymath”) è "L'Uomo del Rinascimento", un termine coniato per descrivere i leggendari eruditi eclettici che hanno contribuito in modo significativo a cambiare molteplici aspetti del nostro mondo durante il Rinascimento (inteso come riscoperta della conoscenza).
L'arte contemporanea è sempre stata intrisa di un elemento poliedrico, evocando un'ampia gamma di richiami ad altri settori e campi diversi dall'arte (ad esempio, scienza, chimica, natura). La mostra sottolinea quindi come le giovani generazioni di artisti stiano imparando a pensare in modo critico e a vedere il mondo da diverse angolazioni cogliendone le sfumature. Le loro conoscenze, acquisite da diversi contesti culturali ed educativi (Cina, Nigeria, Francia, Ecuador, Germania, Regno Unito, Stati Uniti), sono in grado di attingere alle varie sfumature del corpo umano per sottolineare problemi specifici nell'ambito del tema dell'adattamento sociale e culturale e della "fisicità", interna ed esterna.

Kim Nam (classe 1992, Stati Uniti) è un’artista multidisciplinare che vive negli Stati Uniti. I dipinti di Kim sono visioni distopiche espresse dai corpi umani in un mondo immaginario e manifestano l'illusione di una società perfetta all'interno dei suoi standard e del controllo oppressivo dei (social) media. Come in ogni distopia, vediamo un luogo in cui l'umanità è disumanizzata e gli esseri umani vivono in preda all’inquietudine.

Chigozie Obi (classe 1997, Lagos, Nigeria). Il suo lavoro esplora la sperimentazione di materiali multipli per raccontare storie derivate da esperienze personali/sociali e testimonia il forte interesse dell’artista per l'aspetto umano della vita, il corpo, gli standard di bellezza e la ricerca dell'accettazione di sé. L’obiettivo di Obi è creare conversazioni durature sulle persone e sulla società, sulle narrazioni culturali adottate e sul modo in cui queste influiscono sulle persone che ne fanno parte, in particolare sulle donne.
Amélie Peace (classe 1997, Francia / Regno Unito) è un'artista di origine francese che vive e lavora a Londra. La sua pratica indaga l'esperienza del tatto e il bisogno umano di connessione fisica. I dialoghi psicofisici dei dipinti riguardano le esperienze emotive, sessuali e di genere. L'artista esplora il significato di essere umano, fa luce su desideri e turbamenti e su come la nostra vita interiore si rifletta sul nostro corpo. Le mani sono un elemento che attrae Amélie Peace, in quanto forme che appaiono spesso nelle sue opere; esse fungono da portali che guidano lo spettatore attraverso le numerose narrazioni dei suoi dipinti. I suoi personaggi, intrecciati l'uno con l'altro, danno spesso un senso di dipendenza fisica, come se in passato avessero condiviso lo stesso corpo. I dipinti rivelano come ogni contatto con un'altra persona alteri la visione del proprio corpo.

Sofia Salazar Rosales (classe 1999, Quito, Ecuador / Francia) dichiara che la descrizione del suo lavoro potrebbe essere sintetizzata come "corpi stanchi dopo un lungo viaggio che cercano di mettere radici”. Il suo interesse si focalizza “sul potenziale insito negli oggetti, in quanto essi possono rivelare contesti sociali ed economici, in particolare quelli che riguardano il trasferimento di uomini”. I lavori di Salazar Rosales si nutrono di materiali ricorrenti, come imballaggi per usi diversi che “evocano la memoria del viaggio, la resistenza al peso e il senso di protezione”. “Ho un rapporto affettivo con gli oggetti che costruisco: io e gli oggetti dialoghiamo insieme intorno a questa convinzione: Non siamo solo sentimentali, ma anche contestuali", - nota l’artista.

*Bio

Kim Nam (nata nel 1992, USA) ha conseguito la laurea in Pittura nel 2015 presso la Rhode Island School of Design, Providence, RI e la laurea magistrale in Belle Arti nel 2022 presso l'Hunter College di New York, NY. Premio Borsa di Studio Easton Pribble Memorial per le belle arti nel 2013, RISD Book Award nel 2011.

Chigozie Obi (nata nel 1997 a Lagos, Nigeria) si è laureata in Arti Visive presso il dipartimento di Arti Creative dell'Università di Lagos nel 2017. È stata selezionata come artista del mese di Arthouse Contemporary - luglio 2018, tra i destinatari del Tilga Fund for Arts Grant inaugurale (2020) e dell'Art.ng Grant for Visual Artists (2020). È la vincitrice dell'Access Bank 'Art X Prize (2021), una delle vincitrici del Future Awards Prize For Art (2021), una delle artiste selezionate per l'Alpine Fellowship Art Prize (2020) e ha recentemente concluso la sua esperienza presso la Gasworks, Londra (aprile - giugno 2022).

Amélie Peace (nata nel 1997, Francia/Regno Unito) è un'artista di origine francese che attualmente lavora a Londra. Ha conseguito una laurea BA Fine Art, City & Guilds of London Art School 2017-2020, Foundation Diploma (Distinction), City & Guilds of London Art School 2015-2016. Le opere di Peace sono presenti nelle collezioni di: Robert Yentob, Jane Hayes Greenwood, Michael Preuss, Studio Berkhiem.

Sofia Salazar Rosales (nata nel 1999 a Quito, Ecuador / Francia) esercita tra Parigi e Quito. Attualmente sta svolgendo un master alla Scuola di Belle Arti di Parigi, ENSBA Paris negli atelier di Tatiana Trouvé, Petrit Halilaj e Alvaro Urbano. Diplomata alla Scuola di Belle Arti di Lione, ENSBA, Lione - DNA (Diploma Nazionale d'Arte), ha già collaborato negli studi di artisti come Pauline Bastard e Niek Van de Steeg.