Wu Yue – Illusion City

Con questa mostra, Wu Yue inaugura un nuovo capitolo, un ponte tra il passato e il presente. Entra nella sua Illusion City, esplora questo mondo plasmato nel vetro e scopri le connessioni tra memoria e immaginazione.
Comunicato stampa
Wu Yue, erede di terza generazione del Museo d'Arte del Vetro Wuzixiong di Taizhou (Zhejiang, Cina), ha mostrato fin dalla giovane età la sua maestria nell’incisione su vetro in diversi centri culturali e artistici in Cina e all’estero.
Cresciuto in diverse città e paesi, ha assorbito nel corso della sua vita l’essenza di questi luoghi, intrecciando momenti di gioia e sfide personali nel suo percorso artistico.
Yue è stato iniziato all’arte dell’incisione su vetro dal nonno, a Taizhou, dove ha affinato la sua tecnica. Successivamente, viaggiando insieme al padre, ha contribuito alla conservazione e alla diffusione di questa tradizione prima di trasferirsi a Parigi, per approfondire i suoi studi artistici. Nella capitale francese si è avvicinato all’arte contemporanea, portandolo nel 2017 a fondare il proprio studio.
Oltre alla maestria tradizionale, ha iniziato a esplorare i suoi ricordi personali, mescolando tecniche e media diversi per catturare la natura frammentata dell’esperienza umana.
Nel 2024, Yue ha esposto la sua opera The Nine Dragons Plate nella mostra collettiva tenutasi a Palazzo Loredan durante il Venice Glass Week HUB under 35. In questa occasione, gli è stato conferito l’Autonoma Residency Prize, che gli permetterà di svolgere una residenza artistica presso la Pilchuck Glass School di Seattle (USA) nel 2025.
A nome di Laguna~B, promotore del premio, Marcantonio Brandolini D’Adda ha commentato: "Spesso i nove draghi erano ricamati sulle vesti degli imperatori, incisi su armi e architetture. Yue Wu è riuscito a ricreare questa scena antica e potente su un disco di cristallo, Il Piatto dei Nove Draghi. La straordinaria tecnica dell’intaglio traslucido offusca la nozione del tempo e ci riporta indietro nei secoli, e la bellezza di quest’opera lascia lo spettatore senza parole."
Questa esperienza ha spinto Yue a integrare l’incisione tradizionale su vetro con la sua ricerca artistica contemporanea, espandendo il suo lavoro oltre il vetro e includendo elementi come grandi aquiloni antropomorfi realizzati con diversi medium, simboli della manovrabilità e instabilità della vita umana. La sua ricerca si estende anche a sculture monumentali che racchiudono memorie personali e collettive, intrecciando fotografie dei suoi viaggi, ritratti e immagini tratte dal suo archivio familiare in una narrazione coerente.
La figura del gigante ricorre frequentemente nella sua esplorazione: un’entità immensa e solitaria, spesso percepita come emarginata o un ostacolo nell’ordine sociale umano. Nella sua visione, questa figura, pur essendo profondamente umana, talvolta si dissolve in elementi architettonici come muri, come avviene in MUR, diventando una barriera che al contempo isola e protegge il proprio mondo interiore. In altri casi, si fa contenitore di memorie, come in EVER, un gigante antropomorfo intriso di ricordi reinterpretati.
Con questa mostra, Wu Yue inaugura un nuovo capitolo, un ponte tra il passato e il presente. Entra nella sua Illusion City, esplora questo mondo plasmato nel vetro e scopri le connessioni tra memoria e immaginazione.