Winfred Gaul – Malerei
La galleria Menhir Arte Contemporanea di Milano è lieta di annunciare la mostra dedicata a Winfred Gaul (1928-2003), uno dei pittori tedeschi che maggiormente hanno segnato la ricerca astratta nella seconda metà del XX secolo.
Comunicato stampa
La galleria Menhir Arte Contemporanea di Milano è lieta di annunciare la mostra dedicata a Winfred Gaul (1928-2003), uno dei pittori tedeschi che maggiormente hanno segnato la ricerca astratta nella seconda metà del XX secolo. Attivo fin dagli anni Cinquanta, Gaul ottenne i primi apprezzamenti da pubblico e critica per i suoi lavori informali, alcuni dei quali vennero esposti anche a “documenta 2” di Kassel nel 1959. La personale di Milano si concentra maggiormente sui due periodi immediatamente successivi, che lo hanno reso noto al grande pubblico anche in Italia: quello geometrico e quello analitico.
I legami con l’Italia sono molteplici: l’artista tedesco, infatti, lavorò all’epoca con gallerie italiane (La Polena di Genova e Peccolo di Livorno) e fu un instancabile indagatore del panorama dell’astrazione in Italia, che percorse nei suoi viaggi più volte fin dagli anni Sessanta. Il suo ruolo nella nascita della Pittura Analitica negli anni Settanta fu fondamentale: assieme al critico connazionale Klaus Honnef e all’amico e collega italiano Gianfranco Zappettini fu tra coloro che - con testi e opere - diedero un contributo decisivo allo sviluppo internazionale della corrente: con le sue “Markierungen” ritornò a “documenta 6” nel 1977.
Di queste fasi centrali della sua indagine pittorica, che continuerà instancabile fino alla morte nel 2003, la mostra presenta diversi esemplari. Le opere geometriche che dai “segnali” evolvono in una ricerca affine all’Arte Concreta, con i piani di colore che creano essi stessi le forme, anziché esserne delimitati. Quelle analitiche delle “Markierungen” si spingono verso il grado zero l’intervento del pittore, che si può limitare a un semplice segno sulla tela grezza alla ricerca nel nocciolo grammaticale del linguaggio pittorico.
Dopo le personali di Noël Dolla, Hansjörg Glattfelder e Gianfranco Zappettini, Menhir Arte Contemporanea prosegue con Winfred Gaul la sua linea di ricerca nella storia dell’arte europea del secondo dopoguerra. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi dei curatori Marco Meneguzzo e Alberto Rigoni.
WINFRED GAUL è nato nel 1928 a Düsseldorf, dove è morto nel 2003. Dopo aver frequentato nel 1949 l’Università di Colonia, nel 1950 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Per fare arte, Gaul, sceglie senza indugi la pittura, cui rimane costantemente fedele fino alla sua ultima opera. Nel campo della pittura esordisce con dipinti di matrice informale che espone nella sua prima personale, alla Galleria Gurlitt di Monaco di Baviera nel 1956. Sempre con quadri elaborati all’interno delle poetiche dell’informale, nel 1959 viene invitato a “documenta 2” di Kassel.
Il soggiorno romano del 1961 segna per Gaul l’abbandono dell’informale in favore del cosiddetto “periodo dei segnali”: acrilici su formati sagomati, caratterizzati da profili e contrasti netti, colori saturi. Di ritorno in Europa, dopo un’esperienza negli Stati Uniti, l’artista tedesco si dedica a più riprese anche all’insegnamento. Nel 1968, mentre è di stanza a Genova per preparare la sua personale alla Galleria La Polena dell’anno seguente, conosce Gianfranco Zappettini, cui lo legherà fino all’ultimo una forte amicizia. Grande esperto di astrazione italiana, assieme a Zappettini e al critico tedesco Klaus Honnef è tra i fondatori teorici della Pittura analitica. È del 1973 la sua prima retrospettiva presso il Westfälischer Kunstverein di Münster. Tra le mostre collettive dedicate all’astrazione internazionale, negli anni Settanta ha partecipato a “Tempi di percezione” (Livorno, 1973), “Un futuro possibile. Nuova pittura” (Ferrara, 1973), “Geplante Malerei” (Münster, 1974), “Analytische Malerei” (Düsseldorf, 1975). Nel 1977 ritorna a Kassel, invitato a “documenta 6” con le “Markierungen”. Le sue opere su cartone note come “quadri neri” e “recycling” caratterizzano il biennio 1981-1983. La prima retrospettiva dell’opera su carta di Winfred Gaul arriva invece nel 1988, al Museum Morsbroich di Leverkusen. La produzione degli ultimi due decenni è impostata su composizioni corsive calibrate sui contrasti cromatici come testimoniano, tra le altre, le personali tenutasi al Von der Heydt-Museum di Wuppertal nel 1998 e alla galleria Brüning & Zischke a Düsseldorf nel 2000.