William Stok

L’artista anglo-italiano William Stok propone una selezione di opere recenti ed inedite che riflettono sul concetto di astrazione.

Comunicato stampa

La fondazione Pietro Rossini è lieta di dare inizio ad un ciclo di mostre dedicate al lavoro degli artisti che strinsero i con il collezionista Alberto Rossini i più stretti rapporti di amicizia e collaborazione.
Ecco come Stok descrive i lavori che verranno presentati al Rossini Art Site:

“Il lavoro è concepito assemblando tra di loro delle forme astratte precedentemente fatte per crearne un’altra che quando più tardi è accostata accanto ad una fotografia, accende la mia immaginazione per poter trovare un’immagine proveniente dal regno del mondo reale.
Tale rappresentazione deve essere riconosciuta da chiunque, ma per questo motivo, nel momento che alla forma astratta le si dà un significato (perchè è associata ad una foto) perde la sua identità astratta per diventare un qualcosa che è riconoscibile nel nostro modo di comunicare.
Quante volte guardando le nuvole vi abbiamo riconosciuto delle immagini a noi familiari. Ciò avviene per il nostro bisogno di rendere razionale ciò che è astratto che non si riesce ad assimilare secondo i codici che conosciamo.
L’immediatezza comunicativa che ha una foto, intesa in questo caso come segnale (le immagini sono prese da internet per poterle distanziare il più possible dal mio lavoro artistico) e avere la stessa funzione di quella data dal titolo scritto, per così infrangere la barriera di miriadi di linguaggi parlati nel mondo che, a meno che si conosca l’idioma locale, non riescono a comunicare al fruitore.” W. Stok