Werner Stadler – Umbilicus mundi

Informazioni Evento

Luogo
ABBAZIA DI RAMBONA
19, contrada Rambona - 62010, Pollenza, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
10/08/2013

ore 18

Artisti
Werner Stadler
Generi
arte contemporanea, personale

Nella notte di San Lorenzo saranno le opere di Stadler ad illuminare nelle pareti carolingie di Rambona, che già dal suo nome ha in se tutti i segni profetici del cielo(ra-sole, bona-luna,) per far rivivere momenti estasici di pura bellezza.

Comunicato stampa

Un’iniziativa con un mood speciale tra arte e misticismo quella promossa dall’assessorato al turismo e cultura del comune di Pollenza e dalla Parrocchia e dall’associazione Pro-Rambona, dove alla mostra dell’artista surrealista austriaco, Werner Stadler, si unisce il millenario e rarefatto fascino della abbazia romanica alto medioevale di Rambona.
Un unicum particolare che segna l’unione di un artista impegnato nella ricerca di segni e di simboli come Stadler e l’abbazia di Rambona che include sotto e tutto intorno una miriade degli stessi, quali testimonianza di conoscenza.
Nella notte di San Lorenzo saranno le opere di Stadler ad illuminare nelle pareti carolingie di Rambona, che già dal suo nome ha in se tutti i segni profetici del cielo(ra-sole, bona-luna,) per far rivivere momenti estasici di pura bellezza.
L’artista di Gratz esporrà opere create appositamente per l’occasione come il mantello di Sant’Amico, il quale è un omaggio al santo le cui spoglie riposano nella cripta e che ha dato origne alla regola a cui si ispirarono San Romualdo e i camaldolesi.
La promozione di un territorio e dei suoi monumenti cosi intrisi di storia importante si evincono dal titolo che Stadler ha scelto per la sua mostra,Umbilicus mundi, dove il mondo viene raccontato in modo circoncentrico e a spirale, circoscritto,ma illimitato, come il nome del paese stesso,Pollenza, rappresenta:infatti taluni lo fanno derivare dal romano “polla d’acqua”, altri come “cerchio d’oro” sempre comunque simbolo fecondo di vita.
Dalla fecondità di questa terra, circondata da seni-colline, sorse a cavallo tra il 700 e 800 d.c. l’abbazia di Rambona che altro non è che la trasposizione cristiana della divinità più antica e più sacra del mondo: la dea madre.
A Werner Stadler, artista sensibile e colto, è sembrato subito un dono quello di essere invitato ad esporre in questo luogo.
Non è la prima volta che l’artista è chiamato per l’arte sacra, importante il suo lavoro a Bagnoreggio dedicato a San Bonaventura e l’ esposizione ad Assisi dedicata a San Francesco.
La sua venuta a Rambona rappresenta la prima volta nelle Marche.
La mostra è curata da Arte per le Marche, che ne cura in Italia il suo percorso artistico.
In occasione dell’inaugurazione ci sarà un concerto, Kalinifta, promosso dall’Associazione Tamarindo di Milano di due musicisti di livello internazionali, Giulio Nenna e Martina Zambelli

Nota del curatore
Con il progetto “ l’Assoluto ” Werner Stadler , evidenzia i segni e simboli di una ricerca filosofica e spirituale, stilistica e creativa, tutta protesa al Cielo, all’infinito. Ricerca di quell’Essere
infinitamente più grande d’ogni umana comprensione,
a cui mai come ora si tende per avere speranza.
E cosa è la speranza, se non la “materia” più surreale che l’uomo produca
nel senso più astratto della sua concezione?
La speranza è un sogno. Un sogno diurno, con la luce, quando un lampo d’azzurro mostra
figure che altri non vedono, fate come falene e stelle come molliche.
Il pane a quel punto non è quello che toglie la fame, ma aumenta la fame, la fame di vita.
Questo è l’Assoluto di Werner Stadler, un sogno diurno di un uomo che ama la vita, nonostante tutto e tutti i colori più tetri che tendono a deprimere questa fantastica avventura, infinita.
Antonella Ventura