We all get to paradise
Mostra” We all get to paradise” organizzata a Milano da CABANAmad, spazio multidisciplinare di arte e design di Lisbona.
Comunicato stampa
CABANAmad, spazio multidisciplinare di arte e design, sceglie Milano,
capitale del design, come sua prima meta all’estero.
In collaborazione con GARAGE PARADISO, atelier di Matteo
Di Ciommo, dal 12 al 22 Aprile 2023, esporrà le opere create
appositamente dai suoi artisti e designer in occasione del MIART e
della Milano Design Week.
CABANAmad con sede a Lisbona, ha intrapreso da oltre 4 anni un
percorso di esplorazione tra arte e design, organizzando mostre di
artisti portoghesi e internazionali così da fare riflettere su quali siano
oggi i confini tra le due discipline, in caso ce ne fossero ancora.
L’esposizione milanese sarà suddivisa in due sezioni:
I was dreaming
I was in love
I was....
I was... che vedrà protagonisti alcuni artisti portoghesi e non solo in
un confronto tra generazioni, culture, tecniche e carriere differenti.
La loro multidisciplinaritá abbraccia la semplicità delle forme comuni e
gioca con la sintesi e l’astrazione raccontando delle storie.
Narrazioni che celano un lavoro lento di analisi ed esplorazione,
rappresentando rivisitazioni contrastanti di parole, frasi o composizioni.
THEYsign
L’altra sezione, THEYsign è invece dedicata al design: analizzando i
nostri tempi sentiamo che le nuove generazioni hanno sempre
più bisogno di una libertà di espressione, non solo a livello artistico e
sociale, ma anche domestico.
Pensiamo agli oggetti di uso comune: finora sono stati classificati come
oggetti, ma non ci siamo mai posti il problema di distinguerli per
“genere”. L’intento di questa mostra è porre particolare attenzione su
questo aspetto e fare riflettere sulla distinzione dei generi in base
all’appartenenza ad alcune categorie: la sedia è femminile o maschile?
E Il tavolo? La Tolomeo è donna, uomo o no-gender? E’ una lampada
quindi una categoria femminile, ma si chiama Tolomeo....quindi il
designer involontariamente o volutamente era un pioniere del no-
gender? Di libertá?
Partendo da questo spunto abbiamo chiesto ad alcuni designer di
realizzare delle opere senza classificarle per genere e senza
dare loro un nome in modo che sia il visitatore a decidere come
distinguerle e come nominarle, motivando le ragioni di quella
determinata scelta.
Un dialogo per riflettere sul confine tra arte e design dove tutti possono
trovare una proposta culturale accogliente, sofisticata e non
convenzionale.
ARTISTI
RICARDO BARBEITO
CORPO ATELIER
MATTEO DI CIOMMO
ET.TU.BRUTE.STUDIO
PAOLO GONZATO
FRANCESCA IOVENE
MARIANNE 3.0
LUCAS MUNÕZ MUNÕZ
MATTEO PELLEGRINO
RAFAEL PEREZ
MARTA POMBO
ANTONINO SCIORTINO
KAJA UPELJ