Virginia Zanetti – I just want to know who I am

Informazioni Evento

Luogo
AGO MODENA FABBRICHE CULTURALI
Via Jacopo Berengario 20, Modena, Italia
Date
Dal al

Da mercoledì a venerdì ore 11-13 | 16-19
Sabato, domenica e festivi ore 11-19

Orari durante il festivalfilosofia:
Venerdì 17 e sabato 18 settembre ore 9-23
Domenica 19 settembre ore 9-21

Vernissage
17/09/2021
Artisti
Virginia Zanetti
Curatori
Chiara Dall’Olio
Generi
arte contemporanea, personale
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Virginia Zanetti. I just want to know who I am, a cura di Chiara Dall’Olio, presso AGO – Chiesa di San Nicolò.

Comunicato stampa

Dal 17 al 26 settembre si svolgerà la mostra Virginia Zanetti. I just want to know who I am, a cura di Chiara Dall’Olio, presso AGO – Chiesa di San Nicolò. Il lavoro di Virginia Zanetti, realizzato in collaborazione con Traffic Gallery di Bergamo per il Premio Level 0 di ArtVerona, restituisce attraverso video e fotografia, la performance ideata dall’artista con il coinvolgimento della squadra di trampolino della Società di Ginnastica Etruria 1897 di Prato, e dell’atleta della squadra nazionale italiana di trampolino, Chiara Cecchi. Proseguendo la ricerca già avviata dall’artista nel precedente progetto I Pilastri della Terra, I just want to know who I am si concentra su un tema autobiografico e sul concetto di superamento del limite individuale, sulla necessità di rinnovamento e di libertà.

L’immagine di una persona che cade nel vuoto dalla prospettiva della terra viene da una immagine di Luigi Zanetti (nonno dell'artista e ginnasta vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra del 1948) che esegue il salto mortale. Il ribaltamento dell’immagine dà l’illusione di una persona che cade dalla terra, per evocare la vulnerabilità della condizione umana. L’essere umano da solo in caduta è l’esito della solitudine e del senso di impotenza di fronte alla pandemia, uno spazio vuoto in cui ci troviamo e che ci permette di percepire la nostra fragilità e impermanenza da una parte, e la necessità di rinnovamento drastico e un senso estremo di libertà dall’altra. Ipotizzando che la vita si sviluppi attraverso fasi cicliche di origine, crescita,

degenerazione, morte e rinascita, sia a livello individuale sia collettivo nella storia e nel ciclo della natura, questa installazione indaga la necessità di disintegrarsi per poi ricostruirsi.

“Con l'azione e la performance, parti fondamentali della mia pratica, cerco di far emergere l’essenza della comunità, adottando il potenziale critico della crisi, come stimolo per un continuo ripensamento della realtà” afferma Virginia Zanetti.

Virginia Zanetti, artista e docente, vive a Prato. Laureata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si è specializzata in didattica dell’arte. Lavora sia in luoghi non convenzionali sia in istituzioni italiane e straniere per la cultura e l’arte contemporanea, tra cui il MAN di Nuoro, il CCC Strozzina di Firenze, il CAC Pecci di Prato, il MAC di Lissone in Italia; la Kunsthalle di Berna, l’Istituto di cultura italiano di Nuova Delhi e di Zurigo. Le sue opere sono in collezioni pubbliche, come il MADRE di Napoli e il MAMBO di Bologna. È cofondatrice di Estuario Project Space di Prato e del Laboratorio del Futuro, piattaforma di discussione su cui intellettuali si incontrano e dibattono con i cittadini temi della contemporaneità.