Virginia Zanetti – ChiAMAMI

L’artista invitata a indagare la soglia dello spazio vetrina in via Aleardi è Virginia Zanetti con la performance e installazione dal titolo ChiAMAMI, opera realizzata per la prima volta nel 2011, presso il Centro per l’arte Contemporanea EX3 di Firenze.
Comunicato stampa
SCONFINA
Chimere, sogni, visioni, e bizzarrie, che insegnano al capriccio nuove invenzioni.
Marco Boschini, “Le minere della pittura”, 1664
SCONFINA nasce dal dialogo fra Rossana Ciocca ed Helga Franza
Partner di progetto: Fondazione Arthur Cravan, Milano
SCONFINA è un progetto che vuole oltrepassare i confini di un dato territorio e uscire dai limiti determinati dall’argomento, è uno spazio aperto al dialogo 24 ore su 24 senza tempi imposti. Cerca notte e giorno sguardi curiosi fra i passanti frettolosi.
L’artista invitata a indagare la soglia dello spazio vetrina in via Aleardi è Virginia Zanetti con la performance e installazione dal titolo ChiAMAMI, opera realizzata per la prima volta nel 2011, presso il Centro per l’arte Contemporanea EX3 di Firenze, in occasione di Souk, mostra curata da Pier Luigi Tazzi, concepita come un mercato arabo in cui l’artista doveva “vender” il proprio lavoro ed esser presente. Virginia Zanetti decise di esser presente attraverso il suo smartphone, iniziando una riflessione sull’estensione dell’io che oggi diamo per scontata.
Chiamami, amami. Un’assonanza semplice che diventa pretesto per riflettere su quanto la società contemporanea misuri la sensazione di essere amati non attraverso relazioni interpersonali, ma colmando il bisogno di autostima con la quantità di relazioni virtuali.
Misuriamo l’altro e noi stessi con il numero di like ricevuti alle foto postate, ci sentiamo meno soli con il susseguirsi di notifiche su WhatsApp e messaggi su Facebook, Instagram e Tinder.
Il numero di reazioni, commenti ai post pubblicati e le spunte blu sono al centro di una comunicazione vuota e accelerata dalla facilità con cui si può commentare e interagire sui social, trascurando il tempo lento, di ascolto e riflessione, necessario per costruire dialogo e relazione con gli altri.
L’opera di Virginia Zanetti si pone in continuo dialogo con la realtà circostante, varcando la soglia dello sconosciuto. Tutta la sua ricerca si fonda e si definisce grazie all’attivazione di laboratori aperti: l’artista utilizza pratiche epistemologiche multidisciplinari che non solo partecipano alla costruzione dell’opera ma pongono al centro delle loro azioni lo sguardo dei territori.
Con ChiAMAMI, mettendosi a disposizione, Virginia Zanetti ci parla anche del ruolo dell’artista, donna. Questa condizione è spesso motivo di discriminazione, assoggetta il femminile a una visione maschile per cui una donna ricopre dei ruoli stereotipati di genere ed è innanzitutto portatrice di un’ambivalenza sessuale, nel mondo dell’arte così come nella società. L’opera diventa quindi strumento di riflessione su una condizione sociale del presente sottolineata dalla scelta del colore rosso cadmio e dalla natura stessa della vetrina che richiamano le vetrine a luci rosse reali e virtuali, in cui si vedono donne disponibili e a disposizione.
Virginia Zanetti mostra come il confine tra corporeità fisica e virtuale si assottiglia, traducendosi nell’essere costantemente raggiungibili, diviene uno scambio continuo, inconsapevole dialogo tra dimensione privata e pubblica, tra interno ed esterno.
ChiAMAMI invita lo spettatore a interagire con l’artista, stabilendo una connessione consapevole e intenzionale, poiché frutto di una scelta e non di un automatismo frenetico imposto dall’urgenza di essere online, sempre.
SCONFINA | PUBLIC PROGRAM
Nei mesi di luglio e settembre sono previste due pratiche di incontro con l'artista: occasione di dialogo, scambio e approfondimento intorno al suo lavoro e alla realtà in cui vive e opera.
Virginia Zanetti
Artista e professoressa presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, precedentemente a Catania e Palermo. Laurea in pittura con lode all’Accademia di belle arti di Firenze, si specializza e ottiene un master in didattica dell’arte.
Il suo lavoro è stato esposto in biennali come Manifesta 12 e 13 e in istituzioni italiane ed estere per la cultura e l’arte contemporanea come il Man di Nuoro, il CCC Strozzina di Firenze, il CAC Pecci di Prato, il Mac di Lissone, la Kunsthalle di Berna, l’Istituto di cultura italiano di New Delhi e di Zurigo, il MOG Museum di Goa in India, alla Frederick Layton Gallery at MIAD, Milwaukee, Wisconsin, in USA e alla Kaunas Picture Gallery del M. K. Čiurlionis National Art Museum, Lituania.
Le sue opere sono in collezioni permanenti pubbliche come quella del Museo MADRE (NA), Museo MAMBO (BO), il Museo MAN (NU), i Musei Civici di Monza, Museo MAC di Lissone (MB), la FMAV Fondazione Modena Arti Visive, il Museo Fondazione Pino Pascali e collezioni private come la Collezione Morra Greco e Optima (NA).
Ha vinto premi come il Primo Premio Maccaferri per la fotografia, Arte Fiera, Smartup Optima 2019, Napoli e Level 0, ArtVerona 2020 e 2021. Diverse istituzioni pubbliche e private le hanno commissionato opere permanenti create in collaborazione con le comunità come i Comuni di Mulazzo e Montemitro o A cielo Aperto a Latronico. Il suo lavoro e i suoi testi sono presenti in pubblicazioni come A Cielo Aperto e Breve storia della curatela di H.U. Obrist, postmediabooks, Milano, su riviste di settore come Artribune, Espoarte, Exibart, Flash Art o quotidiani come La Lettura del Corriere della Sera o Repubblica.
Cofondatrice di Estuario project space di Prato e del Laboratorio del Futuro, piattaforma di discussione in cui intellettuali di varie aree culturali si incontrano e dibattono insieme ai cittadini i temi principali del nostro tempo.
Mostre e performance personali
2023 La danza del sale, Museo Pino Pascali, Polignano a Mare (BA),
δύτης / Tuffatore, Equorea (di mari, ghiacci, nuvole e altre acque ancora), BUILDINGBOX, Building Gallery (MI), Io come natura, Laghetto Maserino (MS)
2022 Aprirsi come un fiore, Memoria dimenticata, Fondazione Morra Greco (NA)
2021 Abissi, Lottozero Kunsthalle (PO), I Just want to know who I am, AGO, Fondazione Modena Arti Visive (MO), Be a poem, Palazzo d’Accursio, Artcity (BO) 2020 Be a poem, Scuola Popolare, Villa Romana (FI), Le Parallèles du sud, Manifesta 13, Marsiglia.