Videozoom:Romania

  • SALA 1

Informazioni Evento

Luogo
SALA 1
Piazza Di Porta San Giovanni 10, Roma, Italia
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle ore 16:30 alle ore 19:30

Vernissage
20/11/2015

ore 18 presentazione presso Museo di Roma in Trastevere

Curatori
Marius Tanesescu
Generi
video
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Una panoramica della nuova generazione dei video-artisti a Bucarest.

Comunicato stampa

Videozoom:Romania
Minoranze Legali/Riti Urbani

a cura di Marius Tanesescu

Opere di Vlad Basalici, Simion Cernica, Arantxa Etcheverria, Mihai Iepure Gorski, Ion Grigorescu, Mihaela Kavdanska, Adi Matei, Ciprian Muresan, Anca Munteanu Rimnic, Larisa Sitar & Michele Bressan, Gabriel Stoian

Museo di Roma in Trastevere
Presentazione: 20 Novembre 2015 | 18:00

Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea
Dal 21 Novembre al 5 Dicembre 2015

Una panoramica della nuova generazione dei video-artisti a Bucarest

Videozoom è un’iniziativa “in progress” che intende mostrare la video arte contemporanea in diverse realtà territoriali. Il progetto Videozoom:Romania, promosso dall’Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, sostenuto dall’Accademia di Romania a Roma, dall’Istituto Culturale di Romania, dall’Associazione Italia-Romania a Roma e prodotto dall’Associazione Culturale Sala 1, sarà presentato il 20 Novembre al Museo di Roma in Trastevere e proseguirà fino al 5 Dicembre 2015 negli spazi espositivi di Sala 1 – Centro Internazionale d’Arte Contemporanea.

Il problema delle minoranze urbane ha condotto allo sviluppo dei concetti di centralità e di minoritaria differenza, allo stesso tempo facilitando la crescita di nuove componenti nelle dinamiche metropoli dell’era globale.
Gli artisti rappresentano questo tipo di minoranza. Quello rumeno, di Bucarest più precisamente, è un caso speciale dove le idee di temporalità urbana, antropologia reciproca, solidarietà civica, responsabilità personali, spostamenti culturali si mescolano in un modo particolare.
Com’è vista la Romania dagli stranieri? Quali nuove opportunità si manifesteranno dall’intreccio delle nostre culture? Cosa arriverà dai modelli culturali e concettuali non occidentali?