Viafarini Open Studio Ping Pong

Informazioni Evento

Luogo
VIAFARINI WORK
via Marco d'Agrate 33, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

su prenotazione [email protected]

Vernissage
05/12/2025

ore 18

Generi
arte contemporanea

Comunicato stampa

VIAMARCOD’AGRATE33
inaugurazione 5/12 h.18

Artisti in residency:
Andrea Aversa, Filip Adrian Dziedielewski, Emanuele Fontana, Simone Micciché, Mariana Paku, Giulia Savorani

Negli studi:
Margherita Citi, Camila Curiel, Michel David Fayek, Carlo Galli, Pierfilippo Gatti, Cosimo Iannunzio, Viktoria Kurnicki, Francesca Migone, Lorenzo Montinaro, Gabriella Mozo, Andrea Pizzari, Arjan Shehaj, Silvia Sirpresi, Walter Szczerbowski, Gianluca Tramonti, Matteo Urbani

Spazio VS. ambiente di studio
Dal primo momento sembra che l’atmosfera dello studio sia plasmata oltre che dai lavori anche dal quartiere circostante: un paesaggio urbano quieto e quasi sospeso.

I lavori rappresentano ciascuno una pratica diversa: si passa da una ricerca all’altra, come camminare su pietre in un fiume o muoversi tra isole percependo le opere come punti separati ma allo stesso tempo connessi.

Non somiglianza bensì risonanza.. Immagino che gli artisti abbiano chiacchierato e scambiato consigli su metodi, materiali, texture e processi, creando un legame sottile tra loro. Nello spazio questo legame va cercato con attenzione. Quando lo si coglie, emerge la sensazione che tutti siano sulla stessa lunghezza d’onda, il che rende la residenza solida e stabile.

La memoria incontra la materia, il processo incontra l’intuizione, e la natura frammentaria dello spazio rispecchia le domande stratificate che gli artisti stanno esplorando. Il risultato è un paesaggio aperto e intimo allo stesso tempo — un terreno mutevole in cui ogni persona rimane forte, pur allineandosi silenziosamente a un momento condiviso di creazione e riflessione.

MAPPA

Filip Adrian Dzięgielewski
• Morbidezza
• Innocenza

Simone Miccichè
• Tessile
• Rappresentazione

Mariana Paku
• Traccia
• Memoria

Emanuele Fontana
• Struttura
• Processo

Morbidezza → Innocenza → Memoria → Traccia
  ↘︎      ↗︎
Struttura → Processo → Tessile → Rappresentazione

Filip Adrian Dzięgielewski
Usa disegno e ceramica per esplorare temi di mascolinità morbida, intimità e dinamica tra vulnerabilità e idolizzazione. Il focus esplorato durante la residenza verte su come l’ attore Pierfrancesco Favino viene rappresentato sulle copertine di riviste di moda, continuando la ricerca progetto sui legami tra fragilità e carica emotiva.

Simone Miccichè
Il progetto esplora il concetto di corpo assente e dislocato, analizzando come i movimenti geopolitici plasmino la forma umana e come essa venga spesso rappresentata nei media attraverso coperture o superfici protettive. Osserva attentamente come sono realizzate le trame e le tratta come codici genetici. Nei suoi dipinti, il pattern è l’unica cosa visibile, e nasconde parte del corpo, rendendo tangibile l’assenza stessa.

Mariana Paku
Il lavoro si basa su memoria, perdita e ricostruzione narrativa, studiando archivi personali e familiari e trasformandoli in riflessioni visive su identità e continuità. Sperimenta con texture naturali, in particolare con la sabbia e le forme specifiche che essa assume al microscopio. La ricerca indaga la possibilità di collegare memorie familiari, relazioni difficili e il tentativo di comprenderle.

Emanuele Fontana
La pratica si fonda sul manifesto “CINICO”, che vede l’arte come un processo ben organizzato basato su logica, tecnica e analisi del mondo contemporaneo. Materiali e processi industriali diventano il mezzo e il messaggio. Può dipingere le sue opere interamente di nero per evidenziare la struttura più che il materiale, o conservarle come lavori geometrici site-specific usando la polvere per mostrare diversi strati all’interno dello spazio architettonico. Il processo è il medium principale, mentre il risultato può assumere quasi qualsiasi forma.