Vetrate Manzoni – Gaetano Grillo

Informazioni Evento

Luogo
EX STUDIO PIERO MANZONI - STUDIO ZECCHILLO
via Fiori Chiari, 16, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il

Lo Studio è aperto al pubblico durante l’inaugurazione delle mostre,
e su appuntamento da lunedì a venerdì (ore 15-18).

Vernissage
08/10/2018

ore 17-20

Artisti
Gaetano Grillo
Generi
arte contemporanea

Terzo appuntamento legato al progetto “Vetrate Manzoni”, dove Gaetano Grillo, Direttore della Scuola di Pittura all’Accademia di Brera, presenterà una nuova vetrata realizzata per l’occasione, dal titolo “Achrome, 6 terrecotte bianche in omaggio a Piero Manzoni”, che andrà ad arricchire la collezione preesistente di vetrate realizzate dopo la morte di Piero Manzoni nel suo studio dagli amici artisti appartenenti alla sua cerchia.

Comunicato stampa

Il prossimo lunedì 8 Ottobre 2018 alle ore 17.00, inaugura presso lo Studio Zecchillo - Ex Studio di Piero Manzoni di Via Fiori Chiari 16 il terzo degli eventi del ciclo “Vetrate Manzoni”, in collaborazione con la Ditta Cesare Crespi; un’iniziativa che accoglie la partecipazione di un gruppo di artisti, fra cui anche docenti dell’Accademia di Brera, alla realizzazione di un corpus di nuove opere su vetro che andrà ad arricchire la collezione già esistente di vetrate, eseguite a loro tempo dagli amici e colleghi dello stesso Piero Manzoni, e tuttora in loco. Dopo la morte di Manzoni, avvenuta il 6 febbraio 1963, l’amico e d’allora proprietario dello studio, il baritono Giuseppe Zecchillo, chiese la collaborazione di alcuni artisti della cerchia del pittore per onorarne il ricordo con un’esposizione che si rivelerà poi permanente, dal momento che le opere su vetro eseguite nello stesso studio in cui Piero Manzoni visse, operò e morì, si trovano ancora esposte (quasi tutte) nella loro sede originaria.
Nell’autunno del 1963, infatti, numerosi furono i nomi di coloro che presero parte al progetto, offrendo così la propria testimonianza di stima e affetto: Enrico Baj, Agostino Bonalumi, Arturo Vermi, Fernando De Filippi, Mario Bardi, Costantino Guenzi, Lino Tiné, Pasquale D’Orlando, Angelo Verga, Gustavo Boldrini e Renato Fiorillo.
Oggi lo Studio Zecchillo è ancora quel luogo catalizzatore di energie e relazioni, animato costantemente della presenza di artisti che perseguono la vocazione creativa e relazionale di questo poliedrico spazio.
Dopo Nino Attinà, che qui ha eseguito la prima delle nuove vetrate, e Stefano Pizzi (Pavia, 1955), è la volta di Gaetano Grillo, direttore della Scuola di Pittura dell’Accademia di Brera.
Attraverso l’attività degli artisti coinvolti, Il progetto “Vetrate Manzoni” intende quindi connettere passato e presente della storia artistica dello Studio, riattualizzando l’aspetto della parete in vetro con opere inedite che, andando ad affiancarsi a quelle già presenti, la configureranno come un’opera autonoma, viva e composita.

GAETANO GRILLO:
Si è formato all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano presso la Scuola di Scultura di Alik Cavaliere, dove nei primi anni Settanta si sperimentavano nuovi linguaggi. Esordisce giovanissimo con interventi performativi ma già nel 1976 intitola la sua prima personale alla Galleria Solferino di Milano Sono felice quando dipingo!. Negli anni Novanta Grillo è molto interessato ai geroglifici egiziani; inizia a dipingere i primi “palinsesti” e ad elaborare un alfabeto criptato che contiene tutte le lettere che l’artista raccoglie da ogni tempo e da ogni cultura. Questo speciale alfabeto costituirà una delle caratteristiche principale del suo lavoro. Ha tenuto diverse personali in importanti gallerie e musei europei; ha partecipato alla Quadriennale di Roma, alle Biennali di Milano, Venezia, Medelline. Ha fatto parte insieme a Bonami, Arcangelo, Natà e Rotelli, del gruppo Stazione Centrale, coagulatosi presso lo Studio Cannaviello di Milano nel 1985. E’ docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera dove è anche Direttore della Scuola di Pittura. Ha fondato e dirige la rivista Academy of Fine Arts, progetto artistico-editoriale che ricollega per la prima volta il mondo accademico italiano al mondo dell’arte contemporanea.