Vasi comunicanti

Informazioni Evento

Luogo
ACQUARIO E CIVICA STAZIONE IDROBIOLOGICA
Viale Gerolamo Gadio 2, Milano, Italia
Date
Dal al

martedì-domenica ore 9.30-12.30 e 14.30-17.30

Vernissage
09/04/2013

ore 19

Curatori
Giovanni Pelloso
Generi
fotografia, collettiva
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Mostra fotografica realizzata in collaborazione con l’Associazione AmAMi (Amici dell’Acquario civico) e Click!Gallery di Milano.

Comunicato stampa

Il 20 dicembre 2010 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato
all’unanimità la risoluzione intitolata “Anno internazionale della cooperazione
nel settore idrico – 2013”
La bozza della risoluzione è stata elaborata sulla base delle precedenti risoluzioni
sull’acqua dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e sulla base
della Dichiarazione sull’acqua di Dušanbe riguardante l’attuazione del Decennio
Internazionale dell’Acqua, “Water for Life”, 2005-2015.
La risoluzione sottolinea l’importanza cruciale dell’acqua nei processi di
sviluppo sostenibile, inclusa l’integrità dell’ambiente e l’eliminazione della povertà
e della fame. L’acqua è inoltre indispensabile per la salute e il benessere
delle persone ed è elemento essenziale per il raggiungimento degli obiettivi
di sviluppo del millennio. Nella risoluzione, l’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite esprime la propria preoccupazione per i risultati lenti e discontinui
legati al raggiungimento dell’obiettivo di dimezzare la percentuale delle persone
che non hanno accesso all’acqua potabile ed ai servizi igienici di base,
specie considerando le preoccupazioni destate dai cambiamenti climatici e
altri fattori per le loro ripercussioni sulla quantità e qualità delle risorse idriche.
Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi internazionalmente riconosciuti
riguardanti le risorse idriche, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
ha dichiarato il 2013 “Anno internazionale per la cooperazione nel settore
idrico” invitando il Segretario Generale, in collaborazione con UN-Water, a
prendere le misure necessarie all’organizzazione delle attività dedicate
all’Anno internazionale e a sviluppare proposte a tutti i livelli affinché gli Stati
membri sostengano con iniziative concrete l’Anno.
Un intelligente utilizzo dell’acqua e una distribuzione più uniforme per fare
in modo che le fonti di approvvigionamento non siano concentrate esclusivamente
in alcuni punti del pianeta potrà portare ad una minore mortalità e a
una salvaguardia degli ecosistemi presenti sul nostro pianeta.
Mostra “Vasi comunicanti: Chiare, fresche et dolci acque” 3
L’Anno Internazionale costituisce una preziosa opportunità di sensibilizzazione
riguardo l’importanza di aumentare le opportunità relative ad un accesso
all’acqua da parte di tutta la popolazione mondiale
L’acqua un tema pressoché universale e strettamente legato alla vita stessa.
L’acqua composto legato alla vita degli individui e del pianeta. L’acqua
che entra in mille modi nella nostra vita. Ci avvolge e culla prima ancora che
noi veniamo al mondo. Noi stessi, come milioni di altri organismi, siamo fatti
principalmente di acqua. Il nostro pianeta, nonostante in nome, è coperto per
più del 70% di acqua. La vita sulla Terra è nata dall’acqua. L’esperimento di
Miller-Urey ricreò determinate condizioni ambientali che si pensava fossero presenti
nel tempo primordiale della formazione della Terra stessa. Partì dal presupposto che
in quell'atmosfera non ci fosse ossigeno libero, quanto piuttosto idrogeno l'elemento
più abbondante dell'universo, e altri gas quali metano (CH4) e ammoniaca (NH3), oltre
ad acqua (H2O). Con queste condizioni ed in presenza di una fonte di energia, come
fulmini o la radiazione solare, si sarebbero potute originare (secondo gli scienziati Oparin
e Haldane) molecole più complesse. È poi da notare che il tempo a disposizione
perché si potessero verificare le giuste reazioni chimiche era, nella Terra primordiale,
di milioni di anni. L’acqua entra nella formazione di tutti gli organismi viventi e ne è la
componente più abbondante. Inoltre condiziona in modo determinante la vita sul nostro
pianeta a causa di certe sue peculiari proprietà e per la sua stragrande abbondanza
sulla Terra.
Condiziona anche la vita di relazione dell’Umanità. Basta pensare alla necessità
dell’acqua da bere, all’acqua per l’agricoltura, all’acqua per
l’industria; allo sfruttamento come fonte di energia e come mezzo di trasporto
(le grandi vie d’acqua e il mare che permettono spostamenti relativamente
rapidi e a basso costo). L’acqua che distrugge con la sua immane energia le
opere dell’uomo e modifica in continuazione la superficie della terra, l’acqua
che salva vite di organismi, l’acqua che pervade il mondo organico e inorganico.
L’acqua che è sempre presente nella nostra mente e nei nostri pensieri.
“L’acqua, anche spogliata dagli abbellimenti simbolici, della sua associazione
con la purezza, l’anima, la maternità, la vita e la giovinezza; anche quando la
riduciamo a un fenomeno di laboratorio, chimico o gelogico che sia; molecola
Mostra “Vasi comunicanti: Chiare, fresche et dolci acque” 4
a prima vista molto semplice, nondimeno l’acqua lancia alla scienza sfide difficili,
ma l’acqua continua ad affascinarci.”1 Un tema estremamente calzante
sia come connubio acqua-vita, acqua-Terra, acqua-Universo sia come connubio
acqua-Acquario.
Il tutto è visto attraverso l’obiettivo Federico Basso, Alessandro Busci,
Giovanni Frangi, Paolo Manazza, Mauro Mariani, Gian Marco Pozzoli, Stefano
Raffa, Mauro Santoro, Barbara Silbe, Cecilia Tamplenizza e Mario Washington.
La mostra è curata dal critico fotografico Giovanni Pelloso.
Progetto della mostra di Mauro Mariani