Valeriano Ciai – 1928–2013 Segni e Memorie
La mostra antologica del pittore romano Valeriano Ciai (1928-2013), promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ripercorre l’itinerario di un maestro della figurazione romana del secondo ‘900 attraverso una scelta di opere pittoriche dal 1959 al 2013.
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Informazioni
- Luogo: MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
- Indirizzo: Piazza S. Egidio 1B - Roma - Lazio
- Quando: dal 15/09/2016 - al 06/11/2016
- Vernissage: 15/09/2016 ore 18 su invito
- Autori: Valeriano Ciai
- Generi: arte contemporanea, personale
- Orari: da martedì a domenica ore 10-20 chiuso lunedì La biglietteria chiude alle ore 19.00 Biglietto d'ingresso
- Biglietti: - Intero: € 6,00 - Ridotto: € 5,00 Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento che attesti la residenza) - Intero: € 5,00 - Ridotto: € 4,00
Comunicato stampa
La mostra antologica del pittore romano Valeriano Ciai (1928-2013), promossa da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ripercorre l’itinerario di un maestro della figurazione romana del secondo ‘900 attraverso una scelta di opere pittoriche dal 1959 al 2013. Quella di Ciai è stata una presenza originale e importante nel contesto dell’arte romana degli ultimi sessant’anni
Ciai è stato un uomo dolce e schivo e ha lavorato appartato e senza clamori, partecipando a una vicenda significativa, ma meno nota ed esplorata di altre, nel contesto della figurazione italiana e specificamente romana, svoltasi fra gli anni ‘50 e i ‘60. Dopo una fase di realismo sociale, Ciai
approda a una forma di realismo “esistenziale” che giunge infine, dopo un momento quasi astratto, all’evocazione lirica di una realtà presentata in una dimensione d’immaginazione e di memoria. È un’opzione che ha contraddistinto per una quarantina d’anni la pittura di Ciai e che egli elabora a partire da pochi temi, legati alla figura umana e ai paesaggi urbani. La mostra pone l’accento sui momenti di cambiamento nella sua pittura, e sulle fasi in cui, specie tra la fine degli anni ‘50 e l’inizio
dei ‘70, l’arte di Ciai è parte del più vasto contesto di quei giovani artisti, allora tra i venti e i trent’anni, alle prese con scelte difficili, ricche di implicazioni culturali e politiche. Ciai, con coerenza, non rinuncia mai al confronto e spesso allo scontro con la realtà; il rapporto con essa è considerato,
anzitutto moralmente, come il punto d’origine della vita intellettuale e creativa di un artista che sente a fondo la valenza politica delle scelte culturali e la necessità dell’impegno.
