Uomini in guerra
La mostra racconta, in 16 pannelli esposti alla Casa della Memoria e della Storia di Roma il periodo particolarmente tragico della Storia italiana che ha inizio il 25 luglio del 1943, data della caduta del fascismo, fino all’armistizio di Cassibile dell’8 settembre dello stesso anno.
Comunicato stampa
Uomini in guerra. Le forze armate nella guerra di liberazione 1943-1945 è la mostra che racconta, in 16 pannelli esposti alla Casa della Memoria e della Storia di Roma dal 14 al 30 settembre 2011, il periodo particolarmente tragico della Storia italiana che ha inizio il 25 luglio del 1943, data della caduta del fascismo, attraversa l’armistizio di Cassibile dell’8 settembre dello stesso anno e termina con la liberazione delle grandi città del nord da parte delle forze armate italiane.
L’esposizione è promossa da Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico in collaborazione con Zètema Progetto Cultura ed è a cura di Lorenzo e Marco Lodi della Sezione di Roma ANCFARGL “Associazione Nazionale Combattenti Forze Armate Regolari Guerra di Liberazione” Salvo D’Acquisto e della Biblioteca della Casa della Memoria e della Storia.
I pannelli in mostra illustrano la sequenza dei drammatici eventi successivi alla resa incondizionata dell’Italia, a cominciare dal tragico destino dei soldati italiani, abbandonati dai vertici militari senza ordini chiari in Francia, Corsica, Balcani, isole dello Ionio e Dodecaneso. Si continua con le testimonianze della ricostituzione del nuovo esercito, la formazione del I Raggruppamento Motorizzato - impiegato per la prima volta nella battaglia di Monte Lungo dell’8 dicembre 1943 - la costituzione dei Gruppi di Combattimento e la liberazione delle grandi città del nord compiuta dagli oltre 530.000 militari che presero parte alle operazioni in Italia.
Obiettivo di Uomini in guerra è la riflessione sul contributo delle nuove Forze Armate italiane alla lotta contro il nazifascismo, costata il sacrificio di 87.000 uomini e 640.000 prigionieri internati dai nazisti perché si rifiutarono di collaborare con la Repubblica sociale italiana. Furono inoltre molte migliaia i militari che scelsero di combattere nelle formazioni partigiane. Concludono la mostra pannelli dedicati a Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia e Vigili del Fuoco.
La mostra è realizzata con il contributo della Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e con il patrocinio di: Provincia di Roma, Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento Studi Storici Geografici Antropologici, Laboratorio Geocartografico "Giuseppe Caraci" e Vertical - Fondazione Italiana per la Cura della Paralisi onlus.