Una città ideale. Dürer, Altdorfer e i Maestri Nordici della Collezione Spannocchi di Siena

Informazioni Evento

Luogo
SANTA MARIA DELLA SCALA
Piazza Duomo 1, Siena, Italia
Date
Dal al

fino al 14 marzo (eccetto 23/12-06/01) lunedì, mercoledì, venerdì: 10.00-17.00 -giovedì: 10.00-20.00
sabato e domenica: 10.00-19.00 -martedì: chiusura
dal 23 dicembre al 6 gennaio: tutti i giorni 10.00-19.00 - giovedì: 10.00-20.00 - Natale: chiusura
dal 15 marzo al 5 maggio: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica: 10.00-19.00 - giovedì: 10.00-22.00. (Ultimo ingresso un’ora prima dell’orario di chiusura del museo)

Vernissage
13/12/2018

su invito

Biglietti

Il costo del biglietto della mostra è compreso in quello d’ingresso al Santa Maria della Scala: Intero: € 9,00 Ridotto: € 7,00 (ragazzi da 12 a 19, over 65, studenti universitari non iscritti ad istituzioni universitarie senesi, militari, categorie convenzionate) Gratuito: bambini fino a 11 anni, residenti nel Comune di Siena, scuole pubbliche ed universitarie senesi, docenti accompagnatori, accompagnatori gruppi (1 ogni 10 persone), portatori di handicap e accompagnatore, giornalisti

Curatori
Cristina Gnoni Mavarelli, Maria Mangiavacchi, Daniele Pittèri
Uffici stampa
OPERA LABORATORI FIORENTINI
Generi
arte antica
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L’esposizione, promossa dal Comune di Siena e dal Polo Museale della Toscana, si configura come una tappa del processo di riunificazione dei dipinti della Collezione Spannocchi, donati al Comune nel 1835 e conservati in larga parte nella Pinacoteca Nazionale e nel Museo Civico di Siena, presso il Santa Maria della Scala, secondo quanto previsto nell’ambito dell’accordo di valorizzazione del “Sistema museale cittadino” stipulato fra il Comune di Siena e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 29 giugno 2017.

Comunicato stampa

Il Santa Maria della Scala di Siena, ospita, a partire da Venerdì 14 dicembre, la mostra Una città ideale. Dürer, Altdorfer e i Maestri Nordici della Collezione Spannocchi di Siena curata da Cristina Gnoni Mavarelli, Maria Mangiavacchi e Daniele Pittèri.

L’esposizione, promossa dal Comune di Siena e dal Polo Museale della Toscana, si configura come una tappa del processo di riunificazione dei dipinti della Collezione Spannocchi, donati al Comune nel 1835 e conservati in larga parte nella Pinacoteca Nazionale e nel Museo Civico di Siena, presso il Santa Maria della Scala, secondo quanto previsto nell’ambito dell’accordo di valorizzazione del “Sistema museale cittadino” stipulato fra il Comune di Siena e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali il 29 giugno 2017.

La mostra, sia per l’elevata qualità delle opere che per la storia del collezionismo cittadino, intende proporre una significativa selezione delle opere fiamminghe e “nordiche” della Collezione Spannocchi, esposte in un percorso tematico ed organizzate cronologicamente. L’occasione è data dalla possibilità di ottenere in prestito i due straordinari pannelli di Albrecht Altdorfer raffiguranti Storie di san Floriano, alla Galleria degli Uffizi dal 1914, ma già facenti parte della Collezione.
Fra i dipinti più importanti, preziosa risulta la tela di Albrecht Durer con il mirabile San Girolamo, firmato e datato 1514, l’elegante Lucrezia di pittore legato alla cerchia di Lucas Cranach, La decapitazione del Battista, attribuita ad un artista tedesco collaboratore di Altdorfer e la Torre di Babele, dove l’anonimo pittore indulge nella animata descrizione di un’umanità intenta alle occupazioni più disparate in cui spicca l’imponente costruzione centrale, ricca di ardite soluzioni architettoniche.

La mostra al Santa Maria della Scala consente di cogliere lo spirito collezionistico che interessò dapprima i Gonzaga a Mantova (da cui proviene parte della collezione) e, successivamente, le famiglie Piccolomini e Spannocchi a Siena.

L’esposizione che si deve alla rinnovata collaborazione tra la Pinacoteca Nazionale e il Comune di Siena, si configura come un evento di particolare importanza per la città, e dal prossimo anno, costituirà una nuova sezione permanente del percorso espositivo dell’antico Spedale arricchendone l’offerta e, soprattutto, consentendo finalmente la piena valorizzazione di un grande patrimonio.