Un Rumore Bianco
Il progetto, che parte dalla stessa definizione di ‘rumore bianco’, caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze, è un’indagine sulla produzione artistica italiana legata al suono e alle sue implicazioni sensoriali dell’ultimo decennio.
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Informazioni
- Luogo: ASSAB ONE
- Indirizzo: Via Assab 1 - Milano - Lombardia
- Quando: dal 01/10/2014 - al 29/10/2014
- Vernissage: 01/10/2014 ore 19
- Autori: Francesca Grilli, Anna Franceschini, Diego Marcon, Meris Angioletti, Giorgio Guidi, Agne Raceviciute, Mario Airò, Donato Piccolo, Luca Trevisani, Ryts Monet, Riccardo Benassi, Liliana Moro, Maurizio Mercuri, Davide Bertocchi, Elisa Strinna, Riccardo Giacconi, Gabriele De Santis, Roberto Fassone, Antonio Barletta, Michele Spanghero, Sara Enrico, Enrico Boccioletti, Lorenzo Morri, Guido Canziani Jona, Marco Bernacchia, Void
- Curatori: Andrea Bruciati
- Generi: arte contemporanea, collettiva
- Orari: dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 18,30 e su appuntamento apertura straordinaria in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI: sabato 11 ottobre, dalle 15,00 alle 18,30
- Biglietti: ingresso con tessera associativa (€ 5, validità 1 anno)
Comunicato stampa
Il progetto, che parte dalla stessa definizione di ‘rumore bianco’, caratterizzato dall'assenza di periodicità nel tempo e da ampiezza costante su tutto lo spettro di frequenze, è un’indagine sulla produzione artistica italiana legata al suono e alle sue implicazioni sensoriali dell’ultimo decennio.
Nella realtà il rumore bianco non può essere visualizzato, non esiste: come in molte delle prove presenti nella mostra, siamo dinanzi ad aporie, a una ricerca condotta per tracce sinestetiche dove anche silenzio e pausa focalizzano aree apparentemente vuote, ma nuove di senso, di cui la produzione artistica italiana comprova una linea coerente
Ipotizzando una matrice concettuale e neodadaista insieme, la mostra un rumore bianco fa emergere inoltre il ruolo fondante di Milano quale laboratorio europeo, centrale nella sperimentazione e nella ricerca legate alle frequenze sensoriali nelle arti visive, come confermato dai numi tutelari della mostra Luigi Russolo, John Cage e Giuseppe Chiari che, a vario titolo, nel capoluogo lombardo trovarono un humus culturale favorevole all’elaborazione e alla diffusione delle loro prove più convincenti.
Non è poi casuale che questa mostra trovi ospitalità ad Assab One, un edificio in pausa, sospeso tra un passato industriale irripetibile e un futuro incerto, e forse proprio per questi motivi uno spazio libero da condizionamenti e aperto alla sperimentazione, a sua volta un rumore bianco nella città che cambia.
Un particolare ringraziamento per la collaborazione a Mario Mazzoli.
