Ugo La Pietra – Istruzioni per abitare la città

Informazioni Evento

Luogo
CIAC - CENTRO ITALIANO ARTE CONTEMPORANEA
Via Del Campanile 13, Foligno, Italia
Date
Dal al

venerdì 15.30 - 18.30 sabato e domenica 10.30 – 12.30 / 15.30-18.30

Vernissage
23/03/2018

ore 18 su invito

Artisti
Ugo La Pietra
Curatori
Giacinto Di Pietrantonio, Italo Tomassoni, Giancarlo Partenzi
Uffici stampa
STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
design, arte contemporanea, personale
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Istruzioni per abitare la città. Opere e ricerche nell’ambiente urbano dal 1969 al 2017 è appunto il titolo della nuova mostra dedicata a Ugo La Pietra.

Comunicato stampa

Architetto di formazione, artista, cineasta, editor, musicista, fumettista, docente, dal 1960 Ugo la Pietra si definisce ricercatore nel sistema della comunicazione e delle arti visive, muovendosi contemporaneamente nei territori dell’arte e del progetto. Instancabile sperimentatore, ha attraversato diverse correnti - dalla Pittura segnica all’arte concettuale, dalla Narrative Art al cinema d’artista - e utilizzato molteplici medium, dal cinema alla pittura, dagli oggetti all’uso dell’immagine fotografica, fino alle performance urbane conducendo ricerche che si sono concretizzate nella teoria del “Sistema disequilibrante” – espressione autonoma all’interno del Radical Design, un metodo d’analisi dei segni e delle strutture che accompagnano la vita quotidiana. Lo spazio urbano viene infatti costantemente preso in considerazione da La Pietra come struttura organizzata e luogo da cui germinano le sue pratiche progettuali artistiche e provocatorie.
Opere, strumenti per decodificare i luoghi e le strutture rigide della nostra società fisicamente espresse dalle regole che La Pietra cerca di superare attraverso letture, esercizi, disvelamenti; un insieme di sollecitazioni che formano un ampio catalogo di Istruzioni per abitare la città.

Istruzioni per abitare la città. Opere e ricerche nell’ambiente urbano dal 1969 al 2017 è appunto il titolo della nuova mostra dedicata a Ugo La Pietra che il CIAC Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno ospita dal 24 marzo al 30 settembre.
Curata da Italo Tomassoni, Giacinto Di Pietrantonio e Giancarlo Partenzi, ripercorre i molteplici ambiti di indagine di La Pietra – che Italo Tomassoni definisce "un continuum di forma e tempo” – per nuclei e tematiche con i suoi lavori più significativi e i documenti correlati all’interno dello spazio urbano.
Tutto il lavoro di La Pietra è sempre legato ai luoghi - arte territoriale e arte per il sociale - in cui le opere si collocano. In apertura della mostra vengono infatti presentati due progetti di installazioni urbane: monumenti dedicati a una delle eccellenze della città di Foligno: la realizzazione della “Prima Edizione stampata della Divina Commedia di Dante”. Dodici aree di ricerca sono precedute per la loro comprensione da “Istruzioni” che danno al visitatore la chiave di lettura delle opere.
Attraverso un centinaio di opere bidimensionali, alcuni brani video, oggetti tridimensionali e un’installazione, la mostra si sviluppa in un percorso ricco di suggestioni visive.
Al centro della mostra è installata inoltre una “Casa Aperta”, una struttura in scala reale con una serie di arredi realizzati attraverso la pratica che l’autore definisce “Riconversione progettuale”: alcuni elementi di arredo urbano vengono riconvertiti in elementi di arredo domestico.
Un sala dedicata alle proiezioni presenta tre film di La Pietra: “Per oggi basta” (1974), “La riappropriazione della città” (1977), “Interventi pubblici per la città di Milano” (1979).

“Partendo dalle persone – afferma La Pietra - ho sempre guardato la città e gli individui con gli occhi di un antropologo, traendone suggestioni da decodificare criticamente. Ho avuto il ruolo che, sin dai tempi antichi, era affidato agli intellettuali e proprio come loro non ho privilegiato uno strumento o un linguaggio specifico».

Una mostra completa e per molti versi spettacolare, occasione per vedere la molteplicità degli esiti delle ricerche di Ugo La Pietra, un grande creativo eclettico e poliedrico, esploratore di rotte inusuali che da sempre sostiene in modo critico con opere e oggetti, con l’attività teorica, didattica ed editoriale la componente umanistica, significante e territoriale del design.