Tuscia Food Valley
Il tema di EXPO 2015 diventa a Viterbo un’inedita rassegna sulla scienza e la cultura legate al cibo, nel corso della storia.
Comunicato stampa
Il tema di EXPO 2015 diventa a Viterbo un’inedita rassegna sulla scienza e la cultura legate al cibo, nel corso della storia.
Venerdì 3 luglio alle ore 18 l’Ateneo della Tuscia inaugura l’esposizione Tuscia Food Valley - Produzione e cultura del cibo tra passato, presente e futuro, primo appuntamento di un ampio progetto espositivo.
L’iniziativa parte dall’Università degli Studi della Tuscia, impegnata ormai da decenni nello studio, nella ricerca e nella messa a punto di tecnologie innovative per l’ agroalimentare - con l’intenzione di proporre uno spazio espositivo multimediale destinato a divenire permanente.
Il progetto, finanziato dalla Regione Lazio tramite LazioInnova spa, riunisce le diverse esperienze di ricercatori dell’Università della Tuscia, dell’Università della Sapienza e dell’Università di Roma Tre, che diventano i contenuti della mostra, organizzati in sezioni tematiche.
“Abbiamo colto il tema di Expo 2015, con l’idea di riuscire a creare un’esposizione sintetica ed emozionale della scienza e della cultura del cibo, che stimoli la divulgazione delle esperienze più virtuose della ricerca applicata e dell’innovazione di prodotto in campo alimentare. E in questo senso, l’intento principale è indurre il confronto e lo scambio di conoscenze sia storiche che scientifiche tra ricercatori, giovani studenti e laureati ed imprenditori, per favorire il coinvolgimento delle risorse ed eccellenze locali, in modo che emergano idee imprenditoriali utili, per esempio, a progetti di startup.” così il Professore Marco Esti, curatore della mostra.
I circa cinquanta contributi di ricerca, suddivisi in sei sezioni tematiche (cultura, colture, trasformazione e conservazione, consumo, sicurezza e qualità, sostenibilità) sono proposti secondo percorsi che permettono di approfondire come scienza e cultura da sempre accompagnino l’evoluzione del cibo nella storia dell’uomo, condizionandone i sistemi produttivi e il paesaggio.
Le modalità allestitive della mostra sono molteplici: teche, pannelli espositivi, immagini, video, tablet, installazioni percettive e multimediali forniscono diversi approcci cognitivi ai contenuti esposti.
Un ambiente della mostra accoglie due modelli dalla Collezione MAXXI Architettura dell'architetto coreano Soon-In Yang, creati per un recente progetto di ricerca architettonica che indaga la possibilità di produrre energia attraverso l'agricoltura.
Infine, il database dei risultati scientifici e dei progetti tecnologici presentati, sarà incluso in un catalogo multimediale, fruibile mediante installazioni interattive permanenti, ed aggiornabile anche successivamente al semestre di EXPO2015, grazie al sostegno finanziario dell’Università della Tuscia e della Fondazione CARIVIT.
L’ALLESTIMENTO
Il progetto allestitivo propone sei sezioni tematiche, di cui quattro legate al processo produttivo del cibo.
Colture: che include ricerche relative alla produzione delle materie prime (la ricerca che ha fatto nascere il ‘SunBlack’ pomodoro nero)
Trasformazione e conservazione: tecnologie e processi applicabili all’industria agroalimentare (come sensori ottici applicati al controllo della disidratazione di frutta biologica)
Consumo : l’economia, la distribuzione e l’acquisto dei prodotti alimentari, secondo il punto di vista e le scelte del consumatore.
Sicurezza e qualità : strumenti e biotecnologie capaci di migliorare la produzione e il consumo del cibo .
Inoltre, con la sezione Cultura, si racconta l’archeologia come strumento per la ricostruzione del paesaggio e dell’alimentazione antichi.
Infine la sezione Sostenibilità, che include vasti ambiti tematici, dalla modalità di recupero di scarti alimentari, ad interventi di cooperazione internazionale, al costo ecologico dei nostri consumi.
Un percorso veloce attraversa tutte le parti dell’esposizione fornendo un quadro sintetico e completo, per una visione rapida dei contenuti.
Un percorso di approfondimento, caratterizzato da stazionamenti in corrispondenza dei diversi temi, permette una conoscenza dettagliata dello stato di avanzamento delle ricerche.
la sensorialità
Particolare importanza nella veicolazione dei contenuti in mostra, hanno le installazioni percettive che si avvalgono di tecniche interattive e coinvolgono la sfera sensoriale, rivolgendosi così ad ogni tipo di visitatore. Ne risulta un’esperienza suggestiva e capace di catturare l’attenzione più profonda del visitatore .