Trevi: una capitale allo specchio
Attraverso l’analisi di un rione particolarmente significativo della città, Trevi. Una capitale allo specchio – al Museo di Roma in Trastevere propone una chiave di lettura delle trasformazioni di Roma Capitale e del processo di modernizzazione della città.
Comunicato stampa
Il cuore del rione presenta due dei simboli principali di Roma: la Fontana di Trevi e il Quirinale. Attraverso l’analisi di un rione particolarmente significativo della città, Trevi. Una capitale allo specchio – al Museo di Roma in Trastevere dal 10 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 – propone una chiave di lettura delle trasformazioni di Roma Capitale e del processo di modernizzazione della città, con uno speciale focus sul periodo tra il 1870 e gli anni Trenta del Novecento nel quale si realizzano alcune delle innovazioni più emblematiche della costruzione dell’identità della nuova capitale dell’Italia unificata.
Il riferimento territoriale è al rione Trevi nella sua configurazione originaria, comprendente quindi gli attuali rioni Trevi e Sallustiano, con un’attenzione anche ad alcune aree adiacenti, in particolare quelle della stazione Termini e di via Nazionale, la cui evoluzione è strettamente connessa a quella dell’asse strategico della via Pia, poi via XX Settembre, che diviene sede di fondamentali organi ed apparati dello Stato.
La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Archivio Storico Capitolino e dall’Università degli Studi Roma Tre-CROMA (Centro di Ateneo per lo studio di Roma), ed è stata realizzata a cura di Giuseppe Stemperini e Carlo M. Travaglini. Organizzazione Zètema Progetto Cultura.
Il progetto si colloca in un quadro di iniziative scientifiche svolte nel corso degli ultimi anni dal CROMA-Università Roma Tre in collaborazione con Roma Capitale-Archivio Storico Capitolino-Museo di Roma e numerose altre istituzioni culturali, italiane e straniere, che si sono concretizzate in mostre fotografiche e documentarie e nella edizione dei relativi cataloghi (Ostiense-Testaccio, 2004; Roma dall’alto, 2006; Trastevere, 2007).
La mostra è articolata in tre parti. La prima, di taglio cronologico, è dedicata alla rappresentazione delle modificazioni del tessuto urbano dal periodo pontificio al secondo dopoguerra. La seconda è focalizzata su alcuni assi direzionali e luoghi centrali dell’area oggetto di studio: Dalla stazione Termini a piazza Venezia, Via del Corso e piazza Colonna, Porta Pia e via XX Settembre, Piazza Barberini, Via del Tritone e il traforo Umberto I. La terza parte propone le seguenti letture tematiche: I luoghi del potere, La simbologia degli spazi, Informazione e cultura, Turismo e commercio, I giardini storici, Fontane e acque.
Il percorso espositivo è integrato dalla proiezione di filmati d’epoca.
Dei circa 200 oggetti esposti, la parte principale è costituita da riproduzioni fotografiche in grande formato, integrate da piante della città, con la riproduzione di ingrandimenti del rione o di sue porzioni, nonché da scatti realizzati nell’ambito di un’attività di documentazione di aspetti attuali del rione.
Le immagini presentate costituiscono una selezione della documentazione pubblicata nel catalogo della mostra.