Trames/Tramites
Fotografie, video, acrilici su carta e intrografie entrano in questo suggestivo e affascinante luogo per intrecciarsi e creare un’unica trama di diversi linguaggi espressivi.
Comunicato stampa
Sabato 1 giugno 2013 presso la Porta degli Angeli a Ferrara, inaugura, a partire dalle ore 19.00 la mostra Trames/Tramites. L’evento espositivo, parte del progetto “Dentro le Mura” realizzato nell’ambito di Creatività Giovanile, promosso e sostenuto dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani è curato dalla RTA Porta degli Angeli (Rete Temporanea di Associazioni) impegnata sul territorio di Ferrara nella promozione di giovani talenti nonché nella valorizzazione della stessa Porta degli Angeli in quanto patrimonio architettonico della città.
Fotografie, video, acrilici su carta e intrografie entrano in questo suggestivo e affascinante luogo per intrecciarsi e creare un’unica trama di diversi linguaggi espressivi. Persone tra loro diverse, provenienti da differenti luoghi, si incontrano e si scontrano tessendo un dialogo sottile tra presente e passato. È così che Matteo Cattabriga (selezionato da Federica Zabarri), Mary Cinque (selezionata da Vincenzo Biavati), Eugenio Squarcia (selezionato da Giovanni Dalle Molle) e Giovanni Tutti (selezionato da Vitaliano Teti) raccontano la loro idea di Trames/Tramites, titolo della mostra ospitata a Ferrara nei mesi di giugno e luglio 2013. Una rassegna interamente giocata sulla duplicità: uomo-donna, passato-presente, antico-contemporaneo, luogo-non luogo ma soprattutto apertura-chiusura, entrata-uscita ricollegabili, questi ultimi binomi, più strettamente all’etimologia stessa della parola “porta”. Porta intesa anche come ingresso, come uscita, come passaggio ma da dove e verso dove è un mistero non ancora svelato. Come non scegliere allora, quale sede espositiva della collettiva per il progetto “Dentro le Mura”, proprio la storica Porta degli Angeli, punto nevralgico della città da cui, da sempre, si dipana una visione completa del centro, una sorta di panopticon estense? Non a caso la Porta, prima di cambiare innumerevoli destinazioni d’uso nel corso dei secoli, nacque come torre di avvistamento e, dunque, come luogo della visione. Ma la visione è da intendersi, in taluni casi, al pari di una trappola e questo risulta essere, in definitiva, il luogo dove siamo invitati ad entrare per osservare e interpretare le opere di questi giovanissimi talenti, che in un modo del tutto personale, e tra loro diametralmente opposto, ci propongono sfumature interiori ed esteriori, astratte e concrete della loro idea di “passaggio”, dando a noi osservatori l’intricato compito di sciogliere il nodo dei loro labirinti. Labirinti suggestivi ed intricati, talmente suggestivi ed intricati da non volerne quasi più uscire.
Diverse prospettive e differenti punti di vista fanno viaggiare con il pensiero chiunque abbia voglia di varcare la soglia di questa Porta. Un passaggio, un cammino, un attraversamento dentro e fuori un luogo dal sapore ancora cinquecentesco è veicolato da opere dei nostri giorni, giovani e fresche come la mente di chi le produce. I passaggi nella vita sono infiniti, le porte che si aprono e si chiudono anche, senza contare quelle più belle, quelle più profonde, quelle dell’anima.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 7 luglio.
Linda Gezzi