Tommaso Cascella – Calendiario
Nulla dies sine linea recita il motto antico, e generalmente viene inteso come un buon proposito: lavorare assiduamente, ogni giorno, qualunque sia il risultato momentaneo, perché alla fine l’esercizio quotidiano darà i suoi frutti. Tommaso Cascella interpreta e realizza a modo suo quel motto.
Comunicato stampa
Nulla dies sine linea recita il motto antico, e generalmente viene inteso come un buon proposito: lavorare assiduamente, ogni giorno, qualunque sia il risultato momentaneo, perché alla fine l’esercizio quotidiano darà i suoi frutti.
Tommaso Cascella interpreta e realizza a modo suo quel motto: ogni giorno dell’anno lascia una traccia nella nostra vita, e dunque ognuno dei 365 giorni merita di essere ricordato, sintetizzato con un’immagine, con una nota di colore, un segno di qualsiasi natura, purché significante. Un diario, dunque? Sì e no. Sì, perché nel Calendiario di Tommaso, del diario c’è l’annotazione immediata, l’appunto che poi ci serve da promemoria. No, perché nel diario l’annotazione è racchiusa e si conclude entro il breve tempo di quella data precisa, la pagina della data successiva è riservata ad altre note, ad altri fatti; mentre nel Calendiario di Tommaso la composizione dedicata ad una certa data non coincide necessariamente, nella sua realizzazione, con la data stessa: la composizione dedicata alla data del suo compleanno forse è stata eseguita una settimana o un mese dopo, eppure emotivamente reca la traccia del suo compleanno. Insomma, altro è il momento in cui viviamo un certo sentimento, una certa reazione psicologica, altro quello in cui quel dato biografico assume la forma significante dell’opera d’arte.
Naturalmente, come nella nostra vita ritornano quotidianamente certi volti, certi luoghi, certe ossessioni, così il Calendiario di Tommaso ritornano certe immagini, certe iconografie scomposte e ricomposte in forma sempre nuova.