Tomas Saraceno

Informazioni Evento

Luogo
PINKSUMMER - PALAZZO DUCALE
Piazza Giacomo Matteotti 28r, Genova, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.30.

Vernissage
13/06/2014

ore 17

Artisti
Tomas Saraceno
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Non che non sarà una bella mostra certo, questa personale di Tomas Saraceno da Pinksummer. Sarà una specie di paese delle meraviglie.

Comunicato stampa

Non che non sarà una bella mostra certo, questa personale di Tomas Saraceno da Pinksummer. Sarà una specie di paese delle meraviglie.
Ci sarà il grande Iridescent Planet nel Cortile Maggiore, quello antistante alla galleria, prodotto in occasione del Festival La storia in piazza da Palazzo Ducale, Fondazione per la Cultura, di cui questa mostra oltre a sussumere il titolo, è collegata da un’arpa di luce arcobaleno, come fosse un ponte. Dentro, in galleria, ci sarà un video editato di zecca e anche un kite, un aquilone in forma circolare, anch’esso vestito da Iride, che potrebbe anche volare davvero, e dialogare con il vento, come uno strumento sciamanico, capace di dinamizzare le energie, intuendone con semplicità la direzione e assimilandone il ritmo.
Questa volta, però non la faremo lunga sulla mostra di Pinksummer, perché a Villa Croce si sta informando un progetto assai speciale e del tutto inedito di Tomas Saraceno, il cui titolo è Cosmic Jive: Tomas Saraceno The Spider Sessions, una mostra curata da Ilaria Bonacossa e Luca Cerizza, accompagnata da un libro altrettanto speciale, a cura di Joseph Grima, pubblicato da Asinello Press, Genova.
Ammesso che qualcuno volesse un consiglio, propedeutico a esperire con maggiore agio la mostra di Villa Croce, consiglieremmo, senza l’ombra di un dubbio, di vedere Prova d’orchestra, diretto da Federico Fellini nel 1979, proiettandoselo, per mimare Strehler, nella placenta evasiva di una stanza buia da telespettatore, tentando di rispondere alla domanda felliniana messa in bocca all’arpista, perché chi suona l’arpa sa che esistono altre dimensioni: “Ma dove va la musica quando non suoni più?”.
L’altro film da consigliare in vista della mostra, sarebbe invece recentissimo, da vedere al cinema, è Only lovers left alive (Solo gli amanti sopravvivono) di Jim Jarmusch, perché potrebbe contare qualcosa sapere che nel cielo sopra alle nostre teste, splende una nana bianca, il cui nucleo raffreddandosi, si è cristallizzato in un diamante gigantesco di trilioni di trilioni di carati. Una nana bianca che suona nell’universo la sua sinfonia purissima.
Un’altra cosa: un amico, a proposito di Saraceno e dei ragni, ci ha consigliato di leggere il libro di Marc Fumaroli Le api e i ragni. La disputa degli antichi e dei moderni, alla luce del quale potremmo azzardare che le modalità di Saraceno, anche quando ibrida le ragnatele, assomigliano più a quelle dell’ ape, che non a quelle del ragno. Di fatto l’autofagia dogmatica moderna del ragno, che trae da se stesso la materia per la tessitura, non appartiene tanto a Saraceno. Le api invece carpiscono dai mille fiori che crescono nella natura, la materia da trasformare in miele e in cera. Come le api e gli antichi, Saraceno sembra sapere che l’idea di creazione artistica è una fantasia romantica, e che l’opera è un distillato del trovare e del ritrovare, l’opera è il risultato di un processo di elaborazione e di trasformazione del preesistente e che l’umanità contemporanea ad ogni tempo, non è che un nano sulle spalle di un gigante.

La galleria è aperta dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.30.

Pinksummer Palazzo Ducale-Cortile Maggiore Piazza Matteotti 28r 16123 Genova Italy
t/f +39 010 2543762 [email protected] www.pinksummer.com

logo%20pinksummer%20copy4

TOMÁS SARACENO

Opening June 13th 2014, h 5.00 p.m.

Press release

Of course, we do not mean that the upcoming Saraceno's exhibition at pinksummer will not be a beautiful one. That will be sort of a wonderland indeed.
In Cortile Maggiore, the courtyard facing the gallery, there will be the large Iridescent Planet, produced by Palazzo Ducale, Fondazione per la cultura on the occasion of La storia in piazza festival. Beside subsuming its title, our exhibition is connected to that work by an harp of rainbow light acting like a bridge. Inside the gallery there will be a brand new video work and a circular kite, dressed up by Iris too, that could actually fly and interact with the wind as a shamanic instrument, able to dinamize energies by easily understanding their direction and assimilating their rhythm.
This time though, we are not going to go on about Pinksummer exhibition as a very special project that was never presented before is going to happen at Villa Croce: Cosmic Jive: Tomas Saraceno Spider Session, an exhibition curated by Ilaria Bonacossa and Luca Cerizza, accompanied by an equally special book edited by Joseph Grima and published by Asinello Press, Genoa.
In case someone wanted a hint about it, something useful to more comfortably experience the exhibition at Villa Croce, we would definitely suggest to watch the short film Prova d'Orchestra, directed by Federico Fellini in 1979, possibly projected, to imitate Strehler, inside the personal tv viewer evasive placenta of a darkened room, and try to answer the Fellinian question asked by the harpist, as the one who plays harp knows that other dimensions exist: “Where does music go when you stop playing?”
The other movie to watch before the exhibition is a very recent one, to be seen in the movie theater instead, is Only lovers left alive by Jim Jarmush, just because it might be meaningful to know that in the sky above our heads, a white dwarf star shines and by cooling down its nucleus crystalized into a gigantic trillions carats diamond. A white dwarf star that plays its purest symphony in the universe.
Yet one more thing: while speaking about Saraceno spiders, a friend of ours suggest to read Marc Fumaroli's book The Bees and the Spiders.
According to the quarrel of ancient and modern, we could guess that Saraceno's attitude, even when he hybridates spider webs, is closer to that of the bee than the spider one.
Indeed, the modern dogmatic autophagy of the spider, that extracts the material for weaving from inside itself, does not really belong to Saraceno. On the contrary, bees snatch from thousand flowers growing in nature the material they eventually turn into honey and wax.
Like bees and ancient do, Saraceno seems to know that the idea of artistic creation is a romantic fantasy and that working means distilling what one can find and find again, he knows that the work is the result of a process of transformation and elaboration of what preexists and that in any period humanity is nothing but a dwarf on the shoulders of a giant.