Tom Pnini – The Light Fantastic Toe

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA GIUSEPPE PERO
Via Luigi Porro Lambertenghi 3, Milano, Italia
Date
Dal al

Da lunedì a sabato dalle 14 alle 19 Sabato su appuntamento

Vernissage
11/04/2015

ore 18

Artisti
Tom Pnini
Generi
arte contemporanea, personale
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The Light Fantastic Toe narra i cinque minuti che precedono lo scatto di un ritratto stereoscopico di una famiglia all’interno di un appartamento della New York del 1860. Si stanno facendo ritrarre prima che il capofamiglia parta per entrare nell’esercito dell’Unione.

Comunicato stampa

“È soltanto in virtù della sua proprietà riflettente di uno specchio che ciascuno può essere dotato di un ego I. La mia “ego-identità„ viene dal mio double.

Dolar, Mladen. “I shall be with you on your wedding-night” Lacan and the Uncanny. October Magazine

Con questo film The Light Fantastic Toe ho cercato di riesaminare il concetto di fotografia come l’istante preciso in cui la luce colpisce l’obbiettivo, indagandolo attraverso l’illusione della stereoscopia. Una fotografia stereoscopica è costituita da due immagini quasi identiche scattate con una macchina fotografica a doppio obiettivo posti alla stessa distanza degli occhi umani. Quando la fotografia è osservata attraverso uno speciale visore stereo, le lenti permettono agli occhi di unire le due immagini in una che crea un'illusione di magica profondità. Col mio lavoro cerco di svelare il trucco di questa magia isolando due immagini dal visore stereoscopico e esponendole direttamente alla vista. La fotografia appare come decontestualizzata dalla sua funzione originale. La magia è svelata e appare chiara davanti a noi come doppio, un momento che si riproduce, un clone, uno specchio.
The Light Fantastic Toe narra i cinque minuti che precedono lo scatto di un ritratto stereoscopico di una famiglia all’interno di un appartamento della New York del 1860. Si stanno facendo ritrarre prima che il capofamiglia parta per entrare nell’esercito dell’Unione. Il video presenta quello che sembra, apparentemente, uno schermo diviso a metà; si tratta in realtà di un doppio set che riproduce l'illusione di un'immagine stereoscopica. Invece di utilizzare un doppio obiettivo per creare due immagini simili, nel mio video ho duplicato la scena reale: i ruoli dei personaggi sono recitati da due coppie di gemelli, che recitano in due scene identiche. Non è più quindi il ritratto di una sola ma di due famiglie; identiche e allo stesso tempo differenti. Entrambe posano davanti ad un percorso e un destino simile: la prospettiva della guerra. Poiché lo scatto della macchina fotografica fissa un'immagine per eternità, si può dire che in un certo qual modo essa registri la possibilità della morte.
Come sostiene Susan Sontag in Regarding the pain of others: “Da quando le macchine fotografiche sono state inventate nel 1839, la fotografia ha fatto comunella con la morte. Essendo la fotografia di per sé una traccia tangibile di qualcosa portato dinnanzi all’obbiettivo, essa ha da sempre rappresentato qualcosa di più prezioso rispetto a tutta la ritrattistica dipinta a memoria del passato dei propri cari scomparsi.”
Ballade to the Double, il mio primo film di indagine sulla stereoscopia, era un sintesi della mia esperienza personale: l’essere un nuovo residente in un paese straniero raccontata attraverso la descrizione di un viaggio in treno con un medesimo percorso nella natura ripercosso in quattro stagioni diverse. In questo mio nuovo video provo a dare a questa esperienza un respiro più ampio. È come se stessi provando a capire la mia vita d’immigrato israeliano proveniente da un paese che è costantemente sul orlo dell'esplosione attraverso la storia lineare dell’ Ebreo Americano. In The Light Fantastic Toe la storia è raccontata due volte: è dunque una sorta Cronaca di una Morte Annunciata simultanea.

Tom Pnini