Thomas Bayrle / Lucy McKenzie / Nuove installazioni Pista 500

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI - LINGOTTO
Via Nizza 230, Torino, Italia
Date
Dal al
Vernissage
02/11/2023

ore 18 su invito

Artisti
Antonio Canova, Alicja Kwade, Thomas Bayrle, Julius Von Bismarck, Lucy McKenzie, Shirin Aliabadi
Curatori
Lucrezia Calabrò Visconti, Sarah Cosulich, Saim Demircan
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte antica, arte contemporanea
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Due nuovi progetti espositivi: la mostra personale di Thomas Bayrle, uno degli artisti tedeschi più prolifici della generazione del dopoguerra, intitolata Form Form SuperForm e Vulcanizzato, progetto espositivo dell’artista Lucy McKenzie che entrerà in dialogo con le opere di Antonio Canova contenute all’interno della Collezione Permanente. Inoltre, la Pista 500, il progetto artistico di Pinacoteca sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto, inaugurerà quattro nuove opere di Shirin Aliabadi, Thomas Bayrle, Julius von Bismarck e Alicja Kwade.

Comunicato stampa

LE NUOVE MOSTRE DI PINACOTECA AGNELLI DAL 3 NOVEMBRE 2023

Thomas Bayrle. Form Form SuperForm
Da venerdì 3 novembre 2023 a martedì 2 aprile 2024, Pinacoteca Agnelli presenta la mostra personale di Thomas Bayrle (Berlino, 1937) intitolata Form Form SuperForm, a cura di Sarah Cosulich e Saim Demircan.

Thomas Bayrle è uno degli artisti tedeschi pionieri più prolifici della generazione del dopoguerra in Germania, celebre per le "superforme", complessi pattern realizzati a partire da immagini di persone, prodotti e macchine.
Dagli anni Sessanta, Bayrle ha declinato un’estetica di matrice pop attraverso un'ampia gamma di forme, dalle tecniche di stampa alla pittura, dalla scultura al film. Con le sue unità ripetute a formare un insieme in costante movimento, l’artista ha anticipato il linguaggio digitale e messo in evidenza i processi di interconnessione tra persone, merci e sistemi di pensiero.

Percorrendo temi chiave come il lavoro, il potere, l'economia e la religione, Form Form SuperForm propone una narrazione retrospettiva dell'opera di Bayrle nella sua fascinazione per il rapporto tra l’individuo e le dinamiche collettive nella società. Il percorso espositivo si sofferma sui principali temi e iconografie dell’artista tra cui l’automobile come iconica forma di aspirazione individuale, come meccanismo, energia, mezzo di spostamento e consumo. La mostra, prodotta specificamente per gli spazi della Pinacoteca, comprende anche una nuova opera sulla Pista 500.

Affascinato dai miti italiani, dalla produzione cinematografica al turismo all’industria, Bayrle ha guardato già negli anni Settanta alla FIAT come fonte d’ispirazione. In questa occasione, l'ex fabbrica del Lingotto non è soltanto sede della mostra di Thomas Bayrle ma si rivela nel suo esser stata originaria scintilla immaginifica della pratica dell’artista.

Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo edito da Marsilio, in italiano e inglese, progettato come una lettura completa dell'opera di Bayrle attraverso una selezione di interviste all'artista realizzate con curatori e collaboratori negli ultimi 20 anni.

L’esposizione fa parte della produzione artistica di Pinacoteca, che comprende progetti monografici dedicati ad artiste e artisti contemporanei focalizzati su percorsi transtorici e multigenerazionali, in grado di aprire nuove letture della storia dell’arte in relazione alle pratiche artistiche contemporanee.

Beyond The Collection. Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato
Da venerdì 3 novembre 2023 sino a martedì 2 aprile 2024, Pinacoteca Agnelli presenta la terza edizione di Beyond the Collection con Lucy McKenzie e Antonio Canova. Vulcanizzato, progetto a cura di Lucrezia Calabrò Visconti, che vedrà l’artista scozzese Lucy McKenzie (Glasgow, 1977; vive a Bruxelles) dialogare con le opere dello scultore neoclassico Antonio Canova (1757, Possagno - 1822, Venezia) presenti nella Collezione Giovanni e Marella Agnelli.

Vulcanizzato prende le mosse dai due gessi di Antonio Canova Danzatrice con dito al mento (1809-1814) e Danzatrice con mani sui fianchi (1811-1812), al centro di un’installazione ideata dall’artista Lucy McKenzie. La mostra propone una riflessione sulla costruzione di modelli e simboli tra la statuaria classica, la scultura decorativa e i manichini utilizzati solitamente nei display commerciali. L’ideale di bellezza diffuso, tra gli altri, dalla scultura canoviana, ha attraversato epoche e ambiti diversi per giungere all’iper-capitalismo del corpo rappresentato dai manichini prodotti in serie in ambito commerciale.

Le installazioni dell’artista esplorano la relazione della pittura e della scultura con la costruzione del valore, la cultura popolare e la propaganda politica. Nel suo lavoro spesso emerge la dimensione storica e sociale che sottende la distanza tra la storia dell’arte e le arti decorative, la storia della moda, il design e gli oggetti di consumo.

Il titolo della mostra, che ricorda l’immaginario infernale della cultura greca classica, si riferisce alla “vulcanizzazione”, una tipologia di lavorazione della gomma comune nell’industria automobilistica come nell’industria calzaturiera. Il titolo allude alla trasmigrazione di simboli e significati tra ambiti diversi e al ruolo dei processi produttivi nella costruzione di mitologie collettive.

Beyond the Collection è il progetto volto a riattivare la collezione permanente del museo. Attraverso il coinvolgimento di artiste e artisti contemporanei o prestiti da altre prestigiose istituzioni, una delle opere della collezione diventa il punto focale di allestimenti inediti, pensati per rileggere il patrimonio storico attraverso le tematiche della contemporaneità. L’obiettivo è quello di stabilire relazioni in grado di riflettere sulle presenze così come sulle assenze della collezione, per far emergere figure dimenticate e sviluppare narrazioni che possano sfidare le letture tradizionali della storia dell'arte.

LA PISTA 500
In occasione della settimana dell’arte torinese e della trentesima edizione di Artissima, la Pista 500 si arricchisce di quattro spettacolari installazioni site-specific di Shirin Aliabadi (Iran, 1973–2018), Thomas Bayrle (Germania, 1937), Julius von Bismarck (Germania, 1983) e Alicja Kwade (Polonia, 1979). Le opere accompagnano quelle già presenti di VALIE EXPORT, Sylvie Fleury, Dominique Gonzalez-Foerster, Louise Lawler, Marco Giordano e SUPERFLEX.

Le quattro nuove opere si inseriscono all’interno del percorso espositivo della Pista 500 sul tetto del Lingotto attivando inaspettate prospettive con il contesto che le ospita. Shirin Aliabadi, presente con una fotografia in formato monumentale che andrà a occupare il billboard, è stata una fotografa e artista multidisciplinare che nel suo lavoro ha guardato alle espressioni di emancipazione e riscatto femminile delle nuove generazioni nel contesto sociale iraniano, fino al 2018, quando è mancata prematuramente. Thomas Bayrle, in stretto dialogo con la mostra personale negli spazi interni della Pinacoteca, presenterà sulla Pista 500 una grande scultura in loop: una “nuova pista” che si collega idealmente ai circuiti delle merci, delle autostrade, dei nastri trasportatori, della ripetizione seriale implicita in tanti processi della nostra società. Julius von Bismarck, la cui ricerca coinvolge media diversi e sconfina in campi come la fisica, la tecnologia e le scienze naturali, allestirà una spettacolare installazione sospesa nello spazio all’interno dell’iconica Rampa Sud, creando una visione surreale che si relaziona con l’architettura della ex fabbrica e le leggende che la ricordano. Il lavoro scultoreo di Alicja Kwade indaga le energie che regolano l’universo e il loro incontro e scontro con la percezione umana; l’artista presenterà un’opera dedicata alla misurazione del tempo, evocando il ruolo centrale che aveva nella fabbrica e nello spazio pubblico della città.

Il progetto sulla Pista 500, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, si confronta con l’architettura della ex fabbrica FIAT, con la sua eredità e le sue storie, con il paesaggio circostante e con il contesto urbano. Gli interventi all’aperto abbracciano i diversi linguaggi della scultura: installazioni ambientali, opere luminose o sonore e progetti di cinema espanso.
Le opere accompagnano visitatrici e visitatori in una poetica esplorazione lungo la circolarità della pista, che da circuito chiuso si fa giardino aperto.

Inoltre dalla stessa data, la Pista 500, progetto artistico di Pinacoteca Agnelli sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT sul tetto del Lingotto, accoglierà quattro nuove installazioni di Shirin Aliabadi, Thomas Bayrle, Julius von Bismarck e Alicja Kwade.

Infine, per il primo anno, Pinacoteca Agnelli presenta in collaborazione con Artissima il Premio Pista 500 che selezionerà una o un artista presente in fiera per la realizzazione di un’opera sul grande billboard della Pista 500, che verrà allestito nel novembre 2024.

IL PREMIO PISTA 500
Nasce quest’anno, in collaborazione con Artissima, il Premio Pista 500. Una giuria internazionale selezionerà una o un artista presente all’edizione 2023 della fiera che avrà la possibilità di realizzare un’opera inedita per il billboard sulla Pista 500, il monumentale cartellone che ospita fotografie, immagini e altri interventi visivi. L’opera dell’artista verrà poi presentata in occasione di Artissima 2024. La giuria è composta da Sarah Cosulich, direttrice Pinacoteca Agnelli, Lucrezia Calabrò Visconti, capo curatrice Pinacoteca Agnelli, Elena Filipovic, direttrice Kunstmuseum Basel, e Michelle Cotton, head of Artistic Programmes & content, MUDAM, Lussemburgo.

MISSIONE
Tutti i progetti di Pinacoteca Agnelli concorrono a definire una scrittura comune, capace di rendere l'istituzione un centro culturale dinamico, aperto alla riflessione sulle tematiche della contemporaneità in dialogo con la sua storica collezione. Grazie a una prospettiva curatoriale organica, il punto di partenza comune consiste nella riflessione sulle narrazioni prodotte dall’eredità industriale del Lingotto e dall’identità del museo, fortemente legata alla collezione permanente, custodita nello Scrigno di Pinacoteca.
La capacità di costruire mostre in grado di approdare in prestigiose istituzioni d’arte internazionali, come il progetto espositivo dedicato a Lee Lozano, sancisce la connessione dell’istituzione torinese con la comunità internazionale dell’arte e con i temi urgenti della contemporaneità.