Think Pink

Informazioni Evento

Luogo
ART FORUM CONTEMPORARY
Via dei Bersaglieri, 5/e 40125 , Bologna, Italia
Date
Dal al

Da martedì al sabato 10-12 / 15-19
Lunedì e festivi su appuntamento.

Vernissage
08/03/2013

ore 18

Curatori
Adriana M. Soldini
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Un confronto che pone gli artisti a due a due a seconda del medium artistico, per dare vita a un dialogo confidenziale in cui lo spettatore può intervenire tanto quanto la sua sensibilità gli consente.

Comunicato stampa

Nella Giornata Internazionale della Donna che ne celebra le conquiste e ne denuncia le discriminazioni e le violenze, venerdì 8 marzo 2013, cinque artiste e un collettivo si danno appuntamento alle ore 18 negli spazi della Galleria Art Forum di Bologna (Via dei Bersaglieri 5/E) con la mostra THINK PINK. Uno sguardo (positivo) al futuro, a cura della narratrice d’arte Adriana M. Soldini. Insieme si propongono di trattare l’incidere di questo momento storico nella società contemporanea, sulla donna in primis, con piena consapevolezza ma con un atteggiamento verso il futuro decisamente in controtendenza.

Think Pink, letteralmente pensiero rosa, è diventata un’espressione in uso per indicare il pensiero positivo, il vivere con ottimismo e vitalità, che pare avere un’area nel nostro cervello, individuata recentemente da un’equipe di neurologi dell’Università di New York. Nel nostro paese, il rosa è associato principalmente con il sesso femminile e per una concatenazione di analogie il titolo della mostra vuole indicare che il pensiero femminile è un pensiero positivo.

Un confronto che pone gli artisti a due a due a seconda del medium artistico, per dare vita a un dialogo confidenziale in cui lo spettatore può intervenire tanto quanto la sua sensibilità gli consente. La pittura è affidata al pop, espresso con minuzia fatta di talento e disciplina, degli Anonymous Art (Elena Bertoni e Simone Romano), che spiccano per il loro intelligente sarcasmo, e di Loredana Catania, che esplora la figura femminile nei suoi aspetti ambivalenti. Dal pennello si passa all’ago che si muove sulla garza giustapposta alla tela di Ilaria Margutti per parlare di dolore, guarigione e riscatto; per poi proseguire sull’organza, alter ego di Federica Gonnelli, che sa raccontare se stessa e le altre donne con raffinatezza e ironia. La fotografia si eleva dal reale con il simbolismo arcaico legato alla manipolazione del corpo e al suo desiderio di eternità di Virginia Panichi Donati, mentre Francesca Randi ricorre all’onirico come strumento per rappresentare il quotidiano. Il dualismo espressivo di quest’ultima si perfeziona con la produzione di Vinyl Toys, firmati come RandiMarlene Creations, che costituiscono l’accento brioso al messaggio positivo che è il fine della mostra.

In tempo di crisi, con la perdita di riferimenti e il dilagare di un senso di smarrimento, si sente più che mai il bisogno di contenuti in ogni ambito della nostra vita. Oltre il limite ristretto del puro esercizio di stile, anche l’Arte è chiamata a svolgere il suo compito con l’offerta allo spettatore di opere dalla consistenza culturale e intellettuale in grado di suscitare domande, di aprire discussioni, di indurre alla riflessione e alla denuncia. Così come di infondere grinta e coraggio per affrontare le difficoltà con la fiducia di poterle superare, eliminando i sentimenti cupi di rassegnazione, di impotenza, la tentazione alla fissità che condannano alla sconfitta certa.