The International Festival of Films of Art (FIFA)
Per la prima volta nella sua storia FIFA approda in Italia portando al Teatrino, in collaborazione con Palazzo Grassi, un cartellone esclusivo di 16 titoli, tra corto e lungo metraggi.
Comunicato stampa
In occasione della stagione autunnale 2021, Palazzo Grassi – Punta della Dogana annuncia una nuova prestigiosa collaborazione che porta a Venezia The International Festival of Films on Art (FIFA), la rassegna filmica dedicata alle arti visive, performative, mediali, all’architettura e alla vita degli artisti, attiva a Montreal da circa quarant’anni e diretta da Philippe Del Drago.
“Palazzo Grassi invita The International Festival of Films on Art (FIFA)” presenta da giovedì 7 a domenica 10 ottobre, sempre a partire dalle ore 18.00, un cartellone di sedici titoli tra corto e lungo metraggi internazionali, pensato appositamente per il pubblico del Teatrino di Palazzo Grassi, firmato dagli artisti e registi: Gigisha Abashidze con “BODY PLACE IMAGE” (Stati Uniti – Georgia, 2020), Bridgette Auger e Itab Azzam con “We Are Not Princesses” (Regno Unito – Stati Uniti, 2018), Carmen Belaschk con “Mary Bauermeister – One and One Is Three” (Germania - Stati Uniti, 2020), Giulio Boato e Lorenzo Danesin con “The Walking Man” (Italia, 2019), Luigi Capasso con “Symposium / In the Distance”(Canada, 2020), Justine Cappelle con “Over the Top” (Belgio, 2020), Agustina Comedi con “Playback” (Argentina, 2019), Marie-Julie Dallaire con “Comme une vague”(Canada, 2021), Kitoko Diva con “[The Black Man in the Cosmos]” (Francia - Regno Unito, 2020), Claire Duguet con “Betty Boop Forever”(Francia, 2021), Alain Fleischer con “J’ai retrouvé Christian B.” (Francia, 2020), Shon Kim con “BOOKANIMA: Andy Warhol” (Stati Uniti - Corea del Sud, 2019), Kevin Lee Burton con “Nikamowin” (Canada, 2007), Caroline Monnet con “Mobilize”(Canada, 2015), Katherine Nequado con “Le pomme” (Canada, 2017), Olivia Lya Thomassie con “Wearing my Culture” (Canada, 2018).
Si parte giovedì 7 ottobre con un’introduzione d’eccezione: il direttore artistico Philippe Del Drago incontra il pubblico del Teatrino per presentare il Festival e i suoi obiettivi. Si procede poi con cinque titoli: “Mobilize” di Caroline Monnet conduce alla scoperta del Canada più selvaggio guidati da chi abita quelle terre, mentre “Le pomme” di Katherine Nequado racconta del desiderio di lasciare la propria comunità per provare a scrivere un nuovo futuro partendo alla conquista della città.
Se “BOOKANIMA: Andy Warhol” di Shon Kim è un omaggio al genio di Andy Warhol, “Symposium / In the Distance” di Luigi Capasso è un inno alla tavola mediterranea, intesa come immagine universale di convivialità. Chiude la giornata il ricordo di Christian Boltanski, “J’ai retrouvé Christian B.”, composto da Alain Fleischer che sarà al Teatrino per presentare il film dedicato al grande artista francese recentemente scomparso.
Venerdì 8 ottobre si avvicendano sullo schermo del Teatrino altri tre titoli: dalle manie di successo che ossessionano i giovani di Justine Cappelle in “Over the top”, opera che mette in discussione la cultura del “clickbait”, ai significati profondi che si celano dietro i capi d’abbigliamento realizzati nella cultura Inuit e raccontati in “Wearing my culture” di Olivia Lya Thomassie. Il viaggio prosegue in Germania, a Colonia, con Carmen Belaschk e “Mary Bauermeister – One and One Is Three”, presso lo studio dell’artista Mary Bauermeister, considerata la madre del movimento Fluxus.
Sabato 9 ottobre riprendono le proiezioni con cinque nuovi film in programma. Si comincia con “Nikamowin” di Kevin Lee Burton, dedicato alla lingua della popolazione indigena Cree legata alle tradizionali danze narrative. Dal Canada ci si sposta in Europa Orientale con “BODY PLACE IMAGE” di Gigisha Abashidze, che porta in scena undici artisti georgiani ritratti durante il processo di creazione di un’opera per il KHIDI, uno dei club tecno di Tbilisi. “[The Black Man in the Cosmos]” di Kitoko Diva trasporta in un cyberspazio, mentre si torna sulla terra con “Playback” di Agustina Comedi che racconta, attraverso la testimonianza di La Delpi, l’epopea delle Kalas, un gruppo di amiche transgender e drag queen che animavano le notti argentine esibendosi in playback. Il cartellone termina con “We Are Not Princesses” di Bridgette Auger e Itab Azzam ambientato in un campo profughi libanese, che ha come protagoniste quattro donne di origini siriane di cui segue l’esilio mostrandone il coraggio e la crescente passione per l’Antigone di Sofocle.
Domenica 10 ottobre è l’ultima giornata in calendario con FIFA. Si prosegue il viaggio per Paesi, culture e vicende personali da tutto il mondo, ma anche da tutte le epoche storiche. Si parte da Roma, attraversata da “The Walking Man” di Giulio Boato e Lorenzo Danesin, una visione in soggettiva che rivela le enormi contraddizioni che caratterizzano la città. Da un luogo fisico a un momento storico, ci si ritrova catapultati negli anni Trenta per la prima comparsa di un personaggio iconico, una delle prime protagoniste donne della storia profondamente legata all’immaginario Jazz. “Betty Boop Forever” di Claire Duguet si interroga su quale genere di figura femminile volesse incarnare Betty e gli effetti della sua influenza sulla cultura coeva.
Chiude questa prima edizione di Palazzo Grassi invita The International of Films of Arts (FIFA) “Comme une vague” di Marie-Julie Dallaire, un omaggio alla musica che è un tour lungo alcuni dei centri di produzioni più prestigiosi al mondo. Da Montréal a Cremona, passando dalla Svezia, dal Messico e dalla West Coast americana, alla scoperta di scienziati e artisti che spiegano il legame fondamentale tra ritmo, musica, pianeta, cervello, vita quotidiana e umanità.
La programmazione del Teatrino di Palazzo Grassi dedica da sempre grande attenzione alle immagini in movimento. Molti i festival e le rassegne internazionali specializzati in questo linguaggio che hanno nel corso degli anni lavorato a fianco di Palazzo Grassi per la costruzione di appuntamenti unici, strutturati ad hoc per il pubblico veneziano e per inserirsi con coerenza nella proposta culturale dell’istituzione.
Il calendario completo della stagione culturale è disponibile sul sito di Palazzo Grassi, alla pagina “calendario”. www.palazzograssi.it