Tessuto non tessuto

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO MOCENIGO - CENTRO STUDI DI STORIA DEL TESSUTO E DEL COSTUME
Santa Croce 1992, Venezia, Italia
Date
Dal al

fino al 31 marzo tutti i giorni 10.00 – 16.00 (biglietteria 10.00 – 15.30); dal
1 aprile 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.30)
Chiuso i lunedì e il 1 maggio

Vernissage
16/03/2012

dalle 11 alle 13 per la stampa

Contatti
Email: pressmusei@comune.venezia.it
Biglietti

Intero: 5,00 euro Ridotto: 3,50 euro Ragazzi da 6 a 14 anni; studenti* da 15 a 25 anni; accompagnatori (max. 2) di gruppi di ragazzi o studenti; cittadini ultrasessantacinquenni; personale* del Ministero per i Beni e le Attività Culturali; titolari di Carta Rolling Venice; soci F.A.I.* Gratuito residenti e nati nel Comune di Venezia; membri I.C.O.M.; bambini da 0 a 5 anni; portatori di handicap con accompagnatore; guide autorizzate; interpreti turistici* che accompagnino gruppi; 1 gratuità ogni 15 biglietti previa prenotazione. *è richiesto un documento

Curatori
Dino Marangon
Generi
arte contemporanea, collettiva
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Sono quattro artisti contemporanei i protagonisti della mostra Tessuto non tessuto.

Comunicato stampa

Sono quattro artisti contemporanei, Franco Costalonga, Nadia Costantini, Gea
D’Este, Claudia Steiner, i protagonisti della mostra Tessuto non tessuto, curata da
Dino Marangon.
Diversi per età e per tendenze, essi interagiranno tra storia e nuove esperienze.
Il tema stesso della mostra, tessuto non tessuto, fornisce loro il pretesto di
un’affascinante indagine delle forme contemporanee, forme che l’avvento di
nuove tecnologie ha aperto a esperienze sorprendenti grazie appunto all’uso di
materiali di assoluta novità, capaci di rispondere con identica qualità alle funzioni
comunemente attribuite al tessuto, pur senza possederne l’essenziale
caratteristica di intreccio di fibre.
Così Costalonga, che indaga sui processi percettivi già dagli anni Sessanta, si
cimenta con l’uso di un tessuto non tessuto peculiare del suo tempo ma ancora
estremamente attuale, mentre Nadia Costantini con le sue forme aeree produce
costumi-strutture ottenuti con l’uso di precisi tagli su polietilene, acetato, teflon,
fino all’acciaio.
Gea D’ Este opera in un ambito più riflessivo e sperimenta materiali alternativi per
lo più di origine industriale, direttamente lavorati in studio in grandi teli
pavimentali.
Claudia Steiner, pittrice e ceramista, cerca invece nello spazio del museo di
ricreare la memoria del tessuto con finti cuscini, e solo un filo ne rimane a
testimoniare la perduta materialità.