Teresa Gargiulo – Suoni semplici in arrangiamenti complessi

Informazioni Evento

Luogo
CASA GRAMSCI
Via Maria Vittoria angolo via San Massimo, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

aperta su appuntamento fino al 31 luglio

scrivendo a [email protected]

Vernissage
15/06/2025

ore 11

Artisti
Teresa Gargiulo
Generi
arte contemporanea, personale

Il progetto, realizzato in collaborazione con la Galleria Tiziana Di Caro, raccoglie una serie di lavori recenti dell’artista incentrati sul linguaggio come materia plastica, dispositivo percettivo e strumento di mutazione.

Comunicato stampa

Domenica 15 giugno Casa Gramsci presenta “Suoni semplici in arrangiamenti complessi”, mostra personale di Teresa Gargiulo. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Galleria Tiziana Di Caro, raccoglie una serie di lavori recenti dell’artista incentrati sul linguaggio come materia plastica, dispositivo percettivo e strumento di mutazione.

Al centro dell’allestimento l’installazione “Grafemi per le mani, fonemi per le orecchie”: centottanta fogli che compongono un alfabeto, in cui i suoni minimi della lingua — i fonemi — diventano elemento visivo e specchio di un’identità in trasformazione. È un lavoro che analizza la relazione tra lingua e percezione, interrogando le interferenze generate dall’esprimersi in una lingua diversa dalla

propria, e il modo in cui questo altera la comunicazione, il pensiero e il

riconoscimento reciproco. La lingua, qui, smette di essere veicolo neutro: si fa attrito, soglia, possibilità di riscrittura.

La pratica di Teresa Gargiulo (Napoli, 1994) si muove tra scrittura, disegno, scultura e installazione, con un approccio che fonde la precisione analitica alla forza evocativa del linguaggio. I suoi lavori decostruiscono la parola per esplorarne le strutture invisibili, le risonanze emotive, le ambiguità. Una grammatica che si smonta per

cercare nuove combinazioni, nuove forme di senso.

Il manifesto “Made in Popolo”, giunto al suo ottavo numero, regala al pubblico di Casa Gramsci uno scritto di Louis-Auguste Blanqui, rivoluzionario e attivista politico ottocentesco, anche detto «l’eterno cospiratore». Un testo scritto nel 1871 dal carcere di Fort di Taureau, un trattato visionario di «astronomia metafisica», uno scritto

insieme scientifico, poetico e filosofico, che avanza un’ipotesi vertiginosa: ogni essere umano è eterno in ogni istante della sua esistenza.