Tea Taramino – Passaggi imperfetti
La mostra personale di Tea Taramino rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l’artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo.
Comunicato stampa
Giovedì 11 febbraio alle ore 18.30 in via Matteo Pescatore 11/D, la galleria Opere Scelte inaugura Passaggi imperfetti di Tea Taramino.
La mostra personale di Tea Taramino rappresenta una sorta di soglia, dalla quale l’artista ammira e offre alla contemplazione altrui le sperimentazioni che nel tempo ha compiuto e gli slittamenti del pensiero che inevitabilmente avvengono nel ricordo.
La ricerca di Taramino è in primis di tipo relazionale e i suoi lavori riflettono la vita. L’intera mostra è una rappresentazione simbolica, proprio come sono simbolici tutti i materiali che utilizza, dei rapporti vissuti, meditati e introiettati. La rete di relazioni che ha intessuto nel tempo prende forma con un’accezione personificata: è come se ogni avvenimento uscisse dalla sua mente creando una serie di corone (l'installazione Regine) che nella loro particolare conformazione organica si auto-bilanciassero in un moto ascensionale incontrollabile. Le Regine insigniscono di magnificenza tutti coloro che si tuffano negli incontri senza remore e l’artista, dopo averle tolte dal suo capo, le mette (e si mette) a disposizione del pubblico che può indossarle ed entrare a farne parte. Tea Taramino tenta di fare un passaggio di consegne consapevole dello scarto cognitivo che avverrà, che non è solo atteso dall’artista, ma caricato di aspettative per future creazioni. Il rito del “passaggio” si manifesta così nelle opere che, indossate dal visitatore, possono trasmettere informazioni, accumulo di materiali e stratificazioni di esperienze, cui l’artista ha dato vita, fondendo fantasia e realtà.
Nell’installazione Souvenir vediamo inoltre la documentazione fotografica delle strutture delle corone, che dopo esser ricoperte da altri materiali, non potranno più esser visibili, così come il passato, che non può essere rivisto o riprodotto, ma al massimo rievocato e ricordato.
La mostra sarà visitabile fino a sabato 12 marzo 2016.