Tarocchi. Gioco Divinazione e Magia

Informazioni Evento

Luogo
ORATORIO DE' DISCIPLINANTI DI SANTA CATERINA
Piazza Santa Caterina, Finalborgo , Finale Ligure , Italia
Date
Dal al

17:00-23:00

Vernissage
02/08/2022
Curatori
Giordano Berti
Generi
arte contemporanea
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L’esposizione, intitolata “Tarocchi. Gioco, Divinazione e Magia”, è curata dallo storico dell’esoterismo nell’arte Giordano Berti e si concentra sugli aspetti più suggestivi di questo “gioco della vita umana”: l’origine dei Tarocchi, la loro evoluzione iconografica e le utilizzazioni divinatorie e magiche.

Comunicato stampa

Scriveva André Breton che ogni arte, per poco che si voglia risalire ai suoi principi costitutivi, ha dei rapporti stretti con la magia. Per converso, possiamo dire che la magia è arte. Così viene definita dagli esoteristi, che anzi specificano l’esistenza di più “Arti magiche”. E pure gli alchimisti, che definiscono le loro pratiche “Arte Reale”. Tra i tantissimi esempi di magia applicata all’arte e viceversa, senza scomodare illustri personaggi storici, come Luca Giordano o il Parmigianino, per fare solo due nomi, si deve citare quell’insieme di figure bizzarre chiamate Tarocchi. Figure che nel corso dei secoli hanno ispirato anche grandi artisti e letterati, oltre che esoteristi di varia tendenza.
Bene. Un excursus sulle molteplici trasformazioni artistiche e filosofiche dei Tarocchi è offerto da un’interessante mostra aperta al pubblico ad ingresso libero dal 2 al 15 Agosto nel complesso monumentale di S. Caterina a Finalborgo, più precisamente nell’Oratorio dei Disciplinanti.
L’esposizione, intitolata “Tarocchi. Gioco, Divinazione e Magia”, è curata dallo storico dell’esoterismo nell’arte Giordano Berti e si concentra sugli aspetti più suggestivi di questo “gioco della vita umana”: l’origine dei Tarocchi, la loro evoluzione iconografica e le utilizzazioni divinatorie e magiche.
In un’affascinante cornice scenografica, creata dall’art designer Letizia Rivetti, trovano spazio fedeli riproduzioni dei preziosi Tarocchi dorati dipinti a mano nel Quattrocento per le corti dei Visconti (usciti dall’atelier di Bonifacio Bembo), degli Sforza (atelier dei Bembo e di Antonio Cicognara) e degli Este. E poi, i primi Tarocchi “marsigliesi”, i popolari Tarocchi liguri-piemontesi e i raffinati Tarocchi milanesi dell’Ottocento, per arrivare agli Arcani degli occultisti ottocenteschi. Il percorso storico è affiancato da libri antichi, manoscritti, incisioni d’epoca a tema cartomantico e oggettistica magica.
Fra tanti cimeli spicca un’opera in pietra (donata dalla ALP di Cortemilia) incisa dal Maestro Ivano Ghiglia con le figure di un Tarocco piemontese risalente al 1830. Si tratta della riproposizione in chiave contemporanea di una matrice per la stampa litografica sulla quale sono evidenziate le diverse fasi della lavorazione: dal disegno all’incisione.
La mostra, fortemente voluta dal Comune di Finale Ligure e da Finalborgo.it, ha come principali sponsor l’Associazione Le Tarot (Faenza) e Zurich Assicurazioni di Giovanni Bosco (Alba CN).
Il 13 Agosto, inoltre, nel Chiostro del monastero di Santa Caterina si tiene una conferenza di Giordano Berti a presentazione del suo saggio “Storia dei Tarocchi. Verità e leggende sulle carte più misteriose del mondo”, appena pubblicato da Rinascimento e OM Edizioni.