Szilvia Bolla / Gioia di Girolamo – Wormhole

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BIANCONI
Via Lecco 20, Milano, Italia
Date
Dal al

Lunedì > Sabato ore 10.00-13.00 / 14.30 -19.00
ingressi secondo normative Covid -19 vigenti
chiuso dal 16 al 23 Maggio 2022

Vernissage
06/05/2022

ore 17

Artisti
Gioia Di Girolamo, Szilvia Bolla
Generi
arte contemporanea, doppia personale
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di due artiste, SZILVIA BOLLA (Budapest,1992) e GIOIA DI GIROLAMO (Pescara,1984) appartenenti entrambe alla Generazione, quella dei Millennials, che ha infranto ogni barriera fisica e culturale, dando l’avvio alla rivoluzione digitale che oggi, come mai prima d’ora, sta dando forma a un nuovo mondo e a una nuova “umanità”.

Comunicato stampa

Dal 5 maggio al 8 luglio Galleria Bianconi presenta la doppia personale WORMHOLE che pone in relazione il lavoro di due artiste, SZILVIA BOLLA (Budapest,1992) e GIOIA DI GIROLAMO (Pescara,1984) appartenenti entrambe alla Generazione, quella dei Millennials, che ha infranto ogni barriera fisica e culturale, dando l’avvio alla rivoluzione digitale che oggi, come mai prima d’ora, sta dando forma a un nuovo mondo e a una nuova “umanità”.

Punto di partenza del lavoro delle due artiste è la corporeità femminile, la sua superficie, il suo trasformarsi in altro in energia vitale, in un portale d’ingresso per un’altra dimensione in cui materiale e immateriale, reale e virtuale, corporeo e incorporeo, si connettono, si fondono, trascendendo in un continuo flusso di comunicazione, germinazione e moltiplicazione in cui, come affermava Eraclito, “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”.

La dualità insita nelle opere di Szilvia Bolla e di Gioia di Girolamo e nel loro confronto dialettico trasformano la Galleria in un Wormhole, un cunicolo spazio - temporale sulle cui pareti si stagliano le morbide forme organiche, metalliche, riflettenti e cangianti dei “Filter Bubble” di Gioia di Girolamo, in cui sembra d’ intravvedere le sagome di una possibile umanità aliena e virtuale che viene risucchiata e attratta verso il centro dello spazio “distorto” della galleria dai vortici delle sculture in plexiglass e metallo “Infinite Vytal Energies” di Szilvia Bolla.

Il seme energetico, il Big Bang da cui tutto nasce e che genera questa connessione fra fisico e virtuale, fra una dimensione retta dalle costanti di tempo e spazio valide nella realtà quotidiana e una in cui nulla di ciò che noi diamo per certo ha più valore, è la sfera biologica del corpo delle stesse artiste, della loro pelle che con le opere “Density” della Di Girolamo e “Skin of my skin, flesh of my flesh” di Szilvia Bolla, fa entrare l’osservatore nelle pieghe più profonde della sua superficie, operando un processo di miniaturizzazione che condurrà, con gli NFTs Run::Sys_1 e Run::Sys_2 di Gioia Di Girolamo, a entrare nel flusso sanguigno che si rivelerà poi essere non umano.