Still

Informazioni Evento

Luogo
HAUS DER KUNST
Via Paolo Gili 4 , Palermo, Italia
Date
Dal al

h 19.00 / 23.00 • Ingresso Gratuito

Vernissage
03/09/2019

ore 19

Generi
arte contemporanea
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Nell’ambito della VII edizione del Beat Full Festival 2019, ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, l’Haus der Kunst presenta la mostra “Still” con opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo.

Comunicato stampa

Nell’ambito della VII edizione del Beat Full Festival 2019, ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, l’Haus der Kunst presenta la mostra “Still” con opere degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo: Fabiola Spatola, Violetta Massa e Selene Cannizzaro, Roberto Caccamo e Giuseppe Cacciola. Si tratta di lavori, due video e una scultura, che prendono avvio da elementi semplici per evolversi nella ricerca di un equilibrio tra percezione e movimento. Le opere sembrano cercare questo equilibrio nella contaminazione dei media utilizzati, i video nell’assorbimento di dinamiche plastiche e la scultura nella composizione fatta di elementi dal forte richiamo sonoro. "Human is the Reason", l’opera di Fabiola Spatola, Violetta Massa e Selena Cannizzaro è un flipbook digitale che nel ritmo interagisce con il fruitore. Le immagini scrollano, l’animazione si attiva, la narrazione prende forma e coinvolge nella scansione il fruitore e i suoi movimenti, rendendolo parte attiva della storia. La tematica ambientalista si riflette nell’uomo, unica ragione delle attuali condizioni del mondo. Nell’opera "Chiasmo" Roberto Caccamo costruisce un equilibrio fragile di pesi e contrappesi, come nel chiasmo retorico, appunto, una disposizione inversa di elementi concettualmente vicini e allo stesso tempo come il chiasmo scultoreo, ovvero la composizione di elementi incrociati che determinano l’equilibrio della statua. L’equilibrio è anche concettuale in "Chiasmo": i chiodi, le bottiglie di Coca Cola, biglie, il mobilio che questi elementi compongono evoca la stabilità apparente del nostro interieur. Nei video di Giuseppe Cacciola, "Metabolé" e "Anagnorisis", le forme mutano, inseguono la metamorfosi, ricercano nella trasformazione un momento di concreta realizzazione, che dura, però, solo un istante. La densità della plastilina e le linee evocano la corporeità degli elementi che vengono astratti e convertiti in entità primarie simboliche. Triangoli, quadrati, linee, forme che si uniscono e disuniscono, i soggetti dei video sembrano corpi capaci di straniare e straniarsi nel ritmo della loro trasformazione, incapaci di fermarsi, sfuggenti come il tempo e veloci come il pensiero.