Steven Pippin – Work (within a work)

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Via Iacopo Barozzi 3 40126 , Bologna, Italia
Date
Dal al

Dal unedì al venerdi 9:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00. Sabato e domenica su appuntamento | Monday to Friday 9:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00. Saturday and Sunday by appointment only.

Vernissage
22/09/2018

ore 19

Artisti
Steven Pippin
Generi
arte contemporanea, personale
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La mostra intende mettere in evidenza l’interesse e l’attrazione sempre provati dall’artista nei confronti della longitudine 0°, il Meridiano Fondamentale, dal momento che il suo studio è situato nei pressi dell’Osservatorio di Greenwich, a South East London, fin dalla fine degli anni ’80.

Comunicato stampa

La Galleria Enrico Astuni inaugura sabato 22 settembre 2018 alle ore 19 WORK (WITHIN A WORK), personale dell’artista ed ingegnere inglese Steven Pippin.
La mostra intende mettere in evidenza l’interesse e l’attrazione sempre provati dall’artista nei confronti della longitudine 0°, il Meridiano Fondamentale, dal momento che il suo studio è situato nei pressi dell’Osservatorio di Greenwich, a South East London, fin dalla fine degli anni ’80.
WORK (WITHIN A WORK) riunisce una selezione di opere che copre un periodo di circa 28 anni e comprende una vasta gamma di attività: dalla performance alla fotografia, dalla scultura alla cinematografia sperimentale ed all’ingegneria. Vi si nota l’interesse sotteso e continuativo nei confronti dell’infinito (all’interno di ciò che è banale e noioso) e della complessità (nell’apparentemente semplice quotidianità domestica), argomenti che vengono costantemente riesaminati dall’artista.
Il meridiano di Greenwich è l’asse centrale attorno al quale si articola la mostra, comprendente svariati settori e diverse discipline come arte concettuale, meditazioni filosofiche ed esperimenti scientifici. Per esempio, Geocentric TV (1998), un macchinario con un mappamondo collocato su uno schermo televisivo che ruota, ha richiesto diversi anni di faticosa costruzione e modellazione a mano e riflette l’atteggiamento Zen che pervade la realizzazione di quest’opera, in contrapposizione al desiderio moderno che si preoccupa soltanto del risultato finale.
L’interesse dell’artista nei confronti del confine tra arte e scienza è predominante in parecchie tra le opere in mostra, come nel caso di Carbon Copiers, due fotocopiatrici Xerox collocate specularmente una sopra l’altra, per rendere l’idea del preciso momento in cui si verifica il processo di riproduzione della macchina.
L’opera fa riferimento a molteplici tematiche, come la molecola del carbonio, che è alla base della vita, il sesso in ufficio, il loop creato dai feedback e il ciclo della vita, perpetuo e privo di ogni significato.
L’opera più recente fra quelle presentate in questa mostra, Static Turbine System (prototype 2017), sposta il centro dell’opera nel settore puramente scientifico, raccogliendo energia statica dal sistema eolico stesso, allo scopo di ottenere una rotazione più efficiente delle pale della turbina. Questo marchingegno descrive l’estremo interesse dell’artista nella possibilità di creare una macchina perfetta, capace di assorbire l’energia e di mantenersi perpetuamente in movimento, persino quando la fonte di energia esterna viene eliminata.