Stephen Wright – The Smiths
La mostra è composta da 15 scatti e realizzata in occasione dell’uscita della prima autobiografia di Morrissey edita da Penguin che verrà presentata alla ONO.
Comunicato stampa
In occasione della presentazione della Autobiografia di Morrissey, appena edita da Penguin, ONO Arte contemporanea presenta: THE SMITHS – DEFINITIVE INDIE, una serie di foto inedite per L'Italia del fotografo britannico Stephen Wright, alcune delle quali incluse nella cover dell’album più acclamato degli Smiths, The Queen is Dead.
“Everyone seems to know these photos of The Smiths. What you might call a Marmite band; you either love them or hate them... I for one was, and 28 years later still am, a massive fan. When I was first starting as a photographer in the early 80’s everything was happening in Manchester; a city of rain, sex and rock and roll. The Hacienda had just opened and Manchester music dominated the English music scene”.
Stephen Wright
Il termine Indie è diventato negli ultimi 20 anni sinonimo non sono di musica indipendente ma anche di cultura giovanile che nasce dall’underground. Il termine non è associato ad un genere musicale ma ad un modo di percepire, suonare, produrre e pensare la musica distante dal Mainstream. Per la propria storia e per l’influenza che hanno avuto e che tuttora hanno sul panorama musicale molti ritengono che gli Smiths siano stati il prototipo del gruppo indie. Tutto inizia al concerto dei Sex Pistols alla Lasser Free Trade Hall a Manchester il 4 giugno del 1976, al quale era presente anche Morrissey. Nello stesso periodo a Berlino David
Bowie e Brian Eno stavano producendo un’altra rivoluzione stilistica partendo dall’elettronica minimale dei tedeschi Kraftwerk. I Joy Division presero in prestito il titolo di una canzone del primo disco della trilogia Berlinese di Bowie per le loro prime apparizioni: Warsaw. Nasce la cosiddetta New Wave. Mentre tutto questo sta accadendo, Morrissey cerca di formare un gruppo ma fatica a trovare qualcuno col quale condividere i propri gusti musicali finche nel 1982 non incontra il chitarrista Johnny Marr. Il nome del gruppo doveva essere il più comune e ordinario possibile in contrapposizione ai nomi dell’epoca come Duran Duran e Spandau Ballet e così nascono gli Smiths. Con Mike Jones alla batteria e Andy Rourke al basso si esibiscono per la prima volta dal vivo al Ritz di Manchester il 4 ottobre del 1982 suonando pochi brani davanti a 11 persone.
Gli Smiths avevano già rifiutato un contratto discografico con la Factory Records e nel maggio 1983 firmano con la Rough Trade. Pochi giorni dopo esce il primo singolo Hand in Glove. Nel 1985 esce Meat Is Murder, in cui il gruppo affronta tematiche adicali e di protesta sociale.
Nel settembre dello stesso anno esce il singolo The Boy With The Thorn In His Side che anticipa The Queen Is Dead il disco che, oltre a comunicare al meglio il messaggio stilistico del gruppo, li avrebbe resi icone culturali di un decennio; è proprio l’intero album a diventare, fin da subito, oggetto di culto tra i fan del gruppo. Con The Queen Is Dead l’influenza degli Smiths sulla cultura giovanile raggiunge l’apice e anche le vendite non deludono, il disco infatti raggiunge il secondo posto in classifica. Stephen Wright li fotografa in quel periodo al loro meglio nella Manchester piovosa, che all’epoca dominava la scena musicale britannica, tra Coronation Street e il Salford Lads Club nel 1985 e sul palco dal 1984 al 1986. Lo scatto davanti al Salford Lads Club, che fa parte dell’inserto di The Queen Is Dead del 1985, è considerata la più famosa foto del gruppo e fa parte della collezione della National Portrait Gallery.