Stefania Galegati / Angelo Leonardo

Informazioni Evento

Luogo
CHIESETTA MADONNA DEGLI STUDENTI
Via Madonna degli Studenti 23, Lecce, Italia
Date
Dal al
Vernissage
13/04/2023
Artisti
Stefania Galegati Shines, Angelo Leonardo
Generi
arte contemporanea
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in occasione della prima collaborazione tra i collettivi curatoriali Eresie Pellegrine e Kunstschau, la Chiesetta della Madonna degli Studenti di Lecce ospiterà, dal 13 aprile al 4 maggio 2023 l’installazione “Where is everybody?” di Stefania Galegati e Angelo Leonardo.

Comunicato stampa

In occasione della prima collaborazione tra i collettivi curatoriali Eresie Pellegrine e Kunstschau la Chiesetta della Madonna degli Studenti di Lecce ospiterà, dal 13 aprile al 4 maggio 2023 l’installazione “Where is everybody?” di Stefania Galegati e Angelo Leonardo.

Il lavoro nasce all’interno del progetto Collezione Canalotto, ideato da Angelo Leonardo, realizzato nell’ambito del Progetto giovani xibet, finanziato dalla regione Siciliana e dalla Presidenza del consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, attraverso il “Fondo politiche Giovanili”. Collezione Canalotto mira alla realizzazione di opere che valorizzano e raccontano il parco archeologico del Villaggio Bizantino di Calascibetta. La presenza e il passaggio degli artisti durante la residenza apre a una riflessione sul territorio, sulle sue dinamiche sociali e sulla sua storia.

L'intervento di Stefania Galegati, prodotto in coppia con Angelo Leonardo, prende le mosse da una domanda che fece Enrico Fermi negli anni ‘50 diventata poi un emblema del possibilismo. La sua realizzazione avviene tramite un processo esperienziale che ha coinvolto ricercatori di diverse discipline. Con modalità simili al Decamerone di Boccaccio, astrofisici, archeologi, critici d’arte, ricercatori, filosofi, studenti e artisti, dopo la quarantena dalla pestilenza/covid19 sono stati invitati a rifugiarsi nella casa del pastore Aldo, a 50 mt dalla necropoli di Realmese, casa in cui stazionò l'archeologo Bernabò Brea, durante i suoi studi sulla necropoli; proprio qui il gruppo è stato coinvolto in discussioni filosofico scientifiche e invitato a riflettere sulla difficoltà di immaginare un linguaggio al di fuori dell’esperienza umana. Si è partiti dal paragonare fra le molteplici grotte artificiali del territorio e i buchi neri, e si è arrivati alle conseguenze della relatività generale e della meccanica quantistica sul nostro immaginario.

Durante questa esperienza sono stati prodotti un mediometraggio, che vedremo scomposto negli spazi della Chiesetta, una serie di disegni, un libro d'artista in copia unica, rivisitazione e approfondimento di tutti i contenuti emersi dai laboratori, e diversi cuscini ricamati a mano.

Nel film il suono delle voci dei ricercatori è il filo conduttore, accompagnato dalle immagini che visivamente cercano di narrare l'esperienza vissuta in maniera non didascalica. Mentre i contenuti vocali spaziano dai buchi neri di Kip Thorne all'evocazione di Deleuze, dal colonialismo ai viaggi nel tempo, da Italo Calvino alle stelle di neutroni, i contenuti visivi sono una narrazione lenta e immaginifica dei luoghi circostanti.

Grotte, cieli, alberi, pecore, mobili, cani, buchi e persone in un flusso vitale intendono avvicinare lo spettatore a una condizione mentale lenta, pacifica ed armonica rispetto all'esistenza. Al grido di “ogni film è un film di fantascienza”, Dove sono tutti quanti? ci permette di riflettere sulle fragilità del nostro linguaggio, sui limiti della scienza e di conseguenza anche sui limiti della nostra immaginazione.