Spazio intimo – Spazio urbano

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Informazioni Evento

Luogo
BI-BOX
Via Italia, 38 - 13900, Biella, Italia
Date
Dal al
Vernissage
14/09/2012

dalle ore 18 alle ore 20

Generi
fotografia, arte contemporanea, collettiva
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Nella mostra Spazio intimo – Spazio urbano si indaga sulla relazione tra i luoghi metropolitani e lo spazio intimo del nostro animo.

Comunicato stampa

È difficile stabilire in quale modo lo spazio urbano, in cui è calata la nostra vita, condizioni la nostra percezione della realtà e i nostri stati d’animo, ma sappiamo di certo che questo accade. Nella mostra Spazio intimo – Spazio urbano si indaga sulla relazione tra i luoghi metropolitani e lo spazio intimo del nostro animo. Tecniche diverse, quali la fotografia, la pittura e il disegno, ci offrono immagini di grande suggestione, che conferiscono poeticità a luoghi di degrado o ci immergono in una dimensione talora potenziata di dettagli, anche fantastici, talora ridotta al grado zero per concentrarsi sull’essenziale.

Davide Bernardi , di origine biellese, ora vive e lavora a New York e in mostra presenta fotografie in bianco e nero della serie Throw up sul tema della street art della Grande Mela, dove i soggetti sono testimonianze della creatività anticonformista del mondo americano. Bernardi predilige soprattutto i ritratti ma si dedica anche ai reportage. Dopo una esperienza come web e graphic designer, ora si dedica alla fotografia.

Gregorio Farolfi potenzia le immagini di città reali con l’intrusione di elementi architettonici fantastici, consegnandoci scenari inediti. Laureato in fisica, ha viaggiato per diversi anni per il mondo come geofisico prima di stabilirsi a Firenze. L'arte e la fotografia rappresentano per lui qualcosa di magico, un'incredibile insieme di strumenti e di tecniche per andare oltre la superficie delle cose e rivelarne l'essenza. Le sue città fantastiche e ricche di grande suggestione, così come gli altri suoi interventi artistici hanno avuto riconoscimenti importanti: finalista del premio Internazionale Donkey Art Prize 2011, menzione d'onore al premio internazionale Artavita's Contemporary Master Award, California, U.S.A.; artista finalista per il premio internazionale The Eros Award 2011; finalista del PremioFotografico2009 per la qualità creativa dell'Associazione Nazionale Fotografi Professionisti; artista selezionato per International Design Festival - Florence Design Week 2011. Ha esposto a Firenze, Bologna, Londra e Bangkok.

Ezio Ferrari, biellese, vive da anni in Belgio a Bruxelles, appassionato di arte sin da bambino ha dedicato molto tempo alla sua passione: la pittura e il disegno. In Belgio ha il suo studio ed è seguito da gallerie belghe. Ha esposto in varie città europee. Nelle tele di Ezio Ferrari lo spazio urbano svanisce per lasciare posto solo alle figure umane monocrome, sperse nella superficie bianca
della tela come molecole. La Città di Biella gli ha dedicato una antologica a Villa Schneider nell’aprile 2009.

Mario Rossi, nato a Napoli nel 1961, ora vive a Roma. Si occupa di fotografia dalla fine degli anni settanta, coniugandola con gli studi di Architettura, nel tentativo di raggiungere una identità artistica in cui potesse appieno riconoscersi. L’avvento delle tecniche digitali ha dato un nuovo impulso al suo processo creativo, restituendo continuità alla catena della produzione, dallo scatto alla stampa finale. Ha partecipato ai workshops con Franco Fontana, Andrea Pistolesi, G.B. Gardin. In mostra Mario Rossi fissa il suo obbiettivo fotografico sulle persone immerse in due diversi ambienti: un museo, luogo della bellezza e dell’educazione allo sguardo, e una palestra, luogo della fisicità e dell’attenzione al corpo.

Enrico Tealdi disegna nelle sue carte un mondo intimo ed evocativo, immerso in un’atmosfera di grande poesia. Nato a Cuneo nel 1976 e si diploma all'Accademia di Belle arti di Cuneo. Ha partecipato a workshop con Stefano Arienti, Tobias Rehberger e Massimo Bartolini. Di lui Olga Gambari ha scritto: “E' il tempo della poesia quello in cui si colloca il lavoro di Enrico Tealdi. Un luogo sospeso dove la memoria decanta, per poi riaffiorare in componimenti ricamati con pochi segni, frammenti simbolici per haiku occidentali. Su carte diverse trovate in giro Tealdi compone i suoi versi, fatti d'impronte fotografiche, cromie materiche e soffuse, matita. Il passato e il presente si sovrappongono in riflessioni esistenziali”.