Souvenirs

Informazioni Evento

Luogo
GUM STUDIO
via Aosta 16bis, Torino, Italia
Date
Dal al

h 18-20
Restanti giorni e orari soltanto su appuntamento

Vernissage
03/03/2012

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Dopo più di quattro anni di attività sono felice di presentare una selezione dei miei souvenir da Gum Studio un progetto fondato a Carrara, Italia, e ora con base a Torino. Questo è la prima mostra nel nuovo spazio che per questa occasione è stato trasformato nel mio negozio.

Comunicato stampa

Souvenirs

Da quando ho aperto il mio spazio a Milano ho sempre avuto interesse nell’idea di souvenir.

L’intero programma del mio primo spazio situato in via Conte Rosso a Milano è stato accompagnato dalla presentazione d’inviti speciali, poster, edizioni e prototipi. Questo si connette al fatto che per me non c’è gerarchia fra i diversi elementi che costituiscono l’atto creativo, che sia un’opera d’arte, una mostra, un biglietto da visita, un comunicato stampa o un invito.

Dopo più di quattro anni di attività sono felice di presentare una selezione dei miei souvenir da Gum Studio un progetto fondato a Carrara, Italia, e ora con base a Torino. Questo è la prima mostra nel nuovo spazio che per questa occasione è stato trasformato nel mio negozio.

Per questo progetto – intitolato semplicemente “Souvenir” – ho lavorato a stretto contatto con i miei due* impiegati Helena Hladilová e NamsalSiedlecki – i quali sono anche i fondatori di Gum Studio – con l’obiettivo di creare una situazione che può essere percepita come un’opera di Lucie Fontaine e al tempo stesso una mostra collettiva, un negozio, un archivio.

Gli artisti sono sempre stati interessati all’idea di commercio. Come rendere l’arte un prodotto a buon mercato. Da Hans-Peter Feldmann – il quale per un periodo di tempo ha smesso di fare arte e ha aperto un negozio di articoli da regalo a Düsseldorf – a The Shop, un’iniziativa delle artiste londinesi Tracey Emin e Sarah Lucas, dal mercato dei pegni di e-flux ai lavori portatili di Laurence Weiner, dalla casa editrice di Josh Smith al Pop-Up Book di Tauba Auerbach, il cui d’après è stato da me concepito per questa occasione.

Inoltre si tratta di un tentativo di pensare la storia dell’arte prima di Internet quale distribuzione di beni portatili: dai numerosi capolavori del tardo rinascimento italiano e fiammingo, le cui ridotte misure furono decise per il solo motivo di renderli trasportabili, alla Boîte-en-valise di Marcel Duchamp.

Lucie Fontaine

*“Abbiamo scritto l’Anti-Edipo in due. Poiché ciascuno di noi era parecchi, si trattava già di molta gente.” Gilles Deleuze e FélixGuattari, I mille piani, 1. Introduzione: Rizoma.