Sonia Ros – Kairos

Informazioni Evento

Luogo
MAD UMBRIA MUSEUM
Strada Statale Flaminia Km 138 , Campello sul Clitunno, Italia
Date
Dal al

tutti i giornii, domenica chiuso
9.00 /13.00 - 16.00 / 20 .00

Vernissage
21/06/2014

ore 18

Contatti
Email: info@madumbriamuseum.it
Artisti
Sonia Ros
Uffici stampa
MLC COMUNICAZIONE
Generi
arte contemporanea, personale
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In mostra, tele di grandi dimensioni dal forte impatto visivo ed emozionale. Colori forti a contrasto, ben delineati da tratti grigi o neri, che mettono in scena immagini anti narrative, che portano a rappresentare l’alleggerimento dei corpi.

Comunicato stampa

Dopo la personale di Roma al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, Sonia Ros approda a Spoleto.
I lavori dell'artista veneta saranno infatti visibili al pubblico dal 21 Giugno al 30 Agosto 2014, sia nel bellissimo contesto del MAD Umbria Museum a Campello sul Clitunno,
che nella storica Galleria POLID’ARTE a Spoleto.
Doppia inaugurazione per “KAIROS”; la mostra realizzata con il Patrocinio dell’assessorato dei Beni Culturali del Comune di Spoleto godrà infatti di una duplice visibilità .
Sabato 21 giugno alle ore 18.00 l’opening dell’evento, che si svolgerà sulle splendide terrazze del MAD Umbria Museum, e domenica 29 giugno alle ore 12.00 Brunch in Galleria alla POLID’ARTE in pieno centro di Spoleto.
In mostra, tele di grandi dimensioni dal forte impatto visivo ed emozionale. Colori forti a contrasto, ben delineati da tratti grigi o neri, che mettono in scena immagini
anti narrative, che portano a rappresentare l’alleggerimento dei corpi , la loro esplosione implosione e la loro integrazione con l’oggetto del desiderio, sia esso organico o inorganico. La dinamica del corpo, la sua complessità, le ossessioni che può destare sono diventate temi ineludibili e la pittura ad olio l’unico modo, l’unica tecnica in grado di esprimere la loro urgenza.
Le opere sono caratterizzate dall’eterno conflitto tra soggetto e oggetto, tra percezione e percepito da un lato e l’illusoria dicotomia astrazione-figurazione dall’altro. Membrane biomorfe dalle forme organiche e floreali, minerali, protesi meccaniche, parti del nostro corpo sono solo alcune delle figure che compongono le “creature” fissate sulla tela in un attimo della loro perenne metamorfosi: interruzione del continuum, del definito, del definibile ma anche ricostruzione di un corpo in un panorama contemporaneo abitato da nuove creature, cloni, ibridi e mostri genetici: quasi si muovessero verso un’impossibile agognata incarnazione.