Skūmaz (a metastable state)

Informazioni Evento

Luogo
VILLA ROMANA
Via Senese 68, Firenze, Italia
Date
Dal al

La mostra è visibile dal 29 ottobre all’ 11 novembre,
dalle 14:00 alle 18:00 oppure su appuntamento chiamando allo:
055 221654 - 331 4953023

Vernissage
29/10/2017

ore 18.30

Contatti
Telefono: +39 055221654
Artisti
Valentina Lapolla, Eva Sauer, Rachel Morellet, Tatiana Villani
Generi
arte contemporanea, collettiva
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La schiuma, un mezzo bifase formato da parti di sostanza
gassosa intrappolate in una complessa rete di pellicole liquide o solide, è il punto di partenza che ha portato quattro artiste a
sviluppare ciascuna un progetto che incarnasse una visione
specifica su diverse questioni esistenziali: l’ignoto, l’intimità, la migrazione, la guerra.

Comunicato stampa

La schiuma, un mezzo bifase formato da parti di sostanza
gassosa intrappolate in una complessa rete di pellicole liquide o solide, è il punto di partenza che ha portato quattro artiste a
sviluppare ciascuna un progetto che incarnasse una visione
specifica su diverse questioni esistenziali: l'ignoto, l'intimità, la migrazione, la guerra. La formazione della schiuma richiede
di fornire energia e di ridurre la tensione superficiale: la
metastabilità di molte schiume è uno stato di equilibrio precario. Allo stesso modo nei processi di collaborazione è necessario un
bilanciamento: il progetto è anche uno spazio di lavoro comune, un luogo dove è possibile prendersi dei rischi e sperimentare
insieme, cercando una radice comune, come quella della parola skūmaz, radice tematica protogermanica di origine indoeuropea che indica appunto la schiuma.

Foam, a two phase medium made by gas pockets trapped in a complex network of thin liquid or solid films, is the common point of departure that drove four female artists to develop a project which embodies single views on different existential matters: the unknown, intimacy, migration, war. The formation of foam requires a source of energy to reduce surface tension: the metastability of many types of foam is a state of precarious balance. This balancing act stands for the cooperation, and indeed this project is a common workspace, a place where it is possible to take risks and perform experimentation together, while finding a common root, as that of the word skūmaz, a protogermanic term with indoeuropean origin meaning foam and scum.

Testo critico di Eleonora Farina