Simone Pellegrini – Dishonesti Corpi

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO SAN LEONARDO
via San Vitale 63, Bologna, Italia
Date
Dal al

Sabato 28 gennaio, dalle 15.30 alle 22.00
Domenica 29 gennaio dalle 15.30 alle 20.00
La mostra sarà visitabile anche lunedì 30 gennaio dalle 15.30 alle 19.00

Vernissage
27/01/2017

ore 19

Contatti
Email: artierranti@gmail.com
Sito web: http://www.artierranti.com
Patrocini

AngelicA - Centro di Ricerca Musicale/ Teatro San Leonardo

Artisti
Simone Pellegrini
Generi
arte contemporanea, personale
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L’Associazione Cuturale Artierranti, consolidata presenza nel territorio emiliano dal 2013, presenta Dishonesti Corpi, mostra personale dell’artista Simone Pellegrini, che per l’occasione, dal 27 al 30 gennaio 2017, spalancherà le porte e alzerà il sipario del Teatro San Leonardo, un gioiello architettonico nel cuore di Bologna.

Comunicato stampa

L’Associazione Cuturale Artierranti, consolidata presenza nel territorio emiliano dal 2013,
presenta Dishonesti Corpi, mostra personale dell’artista Simone Pellegrini, che per l’occasione, dal 27 al 30 gennaio 2017, spalancherà le porte e alzerà il sipario del Teatro San Leonardo, un gioiello architettonico nel cuore di Bologna. Un progetto curatoriale ed allestitivo pensato proprio in occasione di Artefiera 2017 e inserito nell’elenco degli eventi culturali di rilievo di ART CITY Bologna 2017. Artierranti, da sempre distintasi per la particolare attenzione riservata al dialogo tra artista, luogo espositivo e allestimento, porta il potente apparato artistico di opere prodotte da Simone Pellegrini all’interno dei seducenti spazi del Teatro San Leonardo di Bologna, luogo ricco di storia e di narrazioni che si sono avvicendate negli anni sulle assi del palcoscenico di questo teatro all’italiana. Artista di origine marchigiana, da anni attivo sul territorio nazionale, Pellegrini presenta le sue grandi carte dando vita ad una stanza interna che si muove tra le reminescenze e le suggestioni dell’arte del Pontormo, richiamate alla mente dal volto stesso del teatro - di cui il titolo è un’esplicita citazione presa dal suo noto Diario - e lo spazio per eccellenza deputato alla creazione: lo studio dell’artista. Prendendo a prestito le parole del critico Felice Moramarco, i “dishonesti corpi” che popolano le opere di Pellegrini <>.
Una perdita di individualità, che si applica ritualmente anche al supporto cartaceo risultante da un ulteriore smembramento in pezzi e ricomposizione fisica. Un momento fondamentale del processo creativo dell’artista che troverà collocazione all’interno della mostra con una temporanea ricomposizione del suo studio, con il tavolo e gli strumenti da lui utilizzati per questo transito di corpi scissi intesi come frammenti di un intero perduto. La mostra apre al pubblico uno spazio fruito in maniera inconsueta, nel quale i confini fisici si dileguano e prendono forma situazioni interiori, in cui le categorie dell’universale e del particolare, dell’olistico e dell’individuale perdono la loro rigida suddivisione in un costante fluire ciclico del tempo in cui tutto ciò che sembra rimanere identico a se stesso è in realtà in un costante e impercettibile cambiamento.