Simone Geraci – Fall

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA KOART
via San Michele 28 95131, Catania, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato 16.30_20.30

Vernissage
13/10/2018

ore 19,30

Artisti
Simone Geraci
Curatori
Aurelia Nicolosi
Generi
arte contemporanea, personale
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Nella galleria KōArt: unconventional place di Catania s’inaugura la personale di pittura di Simone Geraci dal titolo Fall a cura di Aurelia Nicolosi.

Comunicato stampa

Sabato 13 ottobre 2018 alle ore 19,30 nella galleria KōArt: unconventional place di Catania s’inaugura la personale di pittura di Simone Geraci dal titolo Fall a cura di Aurelia Nicolosi.
La mostra, che sarà visitabile dal 14 ottobre al 13 novembre 2018, si snoda attraverso un’esposizione di olii e incisioni estremamente interessanti in cui soprattutto «l’inclinazione del blu all’approfondimento – come direbbe Kandinsky - è così grande che proprio nelle tonalità più profonde diventa più intensa e acquista un effetto interiore più caratteristico. Quanto più il blu è profondo, tanto più fortemente richiama l’uomo verso l’infinito, suscita in lui la nostalgia della purezza e infine del sovrasensibile».
Scelta coraggiosa ma non insolita quella di dipingere il BLU e in BLU. Il pubblico ne rimarrà ammirato e invogliato a tornare, anche perché Simone Geraci è un artista giovane (classe ’85) e di talento, che si sta distinguendo sulla scena internazionale, confermando un deciso ritorno al figurativo.
I suoi volti e i suoi corpi, infatti, riecheggiano la superba pittura del passato (penso alle carnali e sognanti Figlie di Leucippo di Rubens, alla Danae di Rembrandt, alla Venere e Amore di Velasquez, alle Tre Grazie di Regnault, alla Marietta di Corot, all’Olimpia di Manet) ma il processo intrapreso non è d’imitazione, bensì di ricerca di una bellezza ideale «che sembra riassumere gli aspetti dell’aspirazione eterna dell’uomo ad un’armonia perfetta» . Certamente l’artista appartiene ad una dimensione caleidoscopica della realtà, ma la sua Arte lo preserva dall’appiattimento e lo aiuta, tramite la ricerca e il rigore, a riflettere sul dipinto e a donare ad esso quel linguaggio universale in grado di parlare ‘delicatamente’ al cuore dell’essere umano, restituendo quel candore e quell’umiltà ormai perduti.