Silvia Venturi
Sesto appuntamento espositivo del ciclo Prefigurazioni: una parete per l’arte
Comunicato stampa
Sesto appuntamento espositivo del ciclo Prefigurazioni: una parete per l’arte, giovedì 30 giugno
alle ore 19,00 presso lo showroom Tekla porte e finestre di Cava de’Tirreni (SA), sarà inaugurata la
personale di Silvia Venturi. Sulla parete bianca, pensata come uno spazio da abitare, la giovane
artista bolognese propone un’installazione (Senza titolo, 2011) composta da oltre settanta fogli, per
la precisione pagine recuperate da vecchi archivi scolastici, sui quali è disegnata la sagoma di un
animale fantastico. A completare l’allestimento, segnalando ulteriormente l’ambiente, saranno alcune
tecniche miste, tutte recenti, dedicate ancora al tema dell’animale fantastico.“ Sono lavori con i quali –
nota in proposito Ada Patrizia Fiorillo – si scandisce ulteriormente il linguaggio della Venturi, avviata,
già da tempo, ad affrontare con consapevolezza una peculiare esperienza situata in quel confine
mobile che tiene in dialogo pittura (disegno prevalentemente) e scultura. L’artista si muove infatti con
un’insolita ‘leggerezza’ tra questi poli, approdando sovente ad un dettato plastico che, nel carattere
installativo, colpisce innanzitutto per l’uso di materie sottratte alla quotidianità e reimpiegate per dare
corpo alle sue opere. Carte veline, tondini di rame, calze di nylon e le attuali plastiche, tese fino a
simulare l’effetto di una pelle, sono infatti alcuni dei medium utilizzati dall’artista per costruire i suoi
volumi, reali o figurati. Il rapporto con lo spazio, è infatti al centro dei suoi interessi. Un attraversamento
che la Venturi affida alla necessità del racconto richiamando in esso memorie personali o collettive,
frutto di uno scavo nel tempo dell’esistenza. È il substrato dal quale riemergono vecchie foto sbiadite,
profili araldici, sagome di una zoologia fantastica, in sostanza immagini che attraverso il dettato del
disegno, costituiscono la cifra sulla quale si modella il suo lavoro. Un’ esperienza dalla quale sembra
emergere, anche quando è realizzata in piano, l’urgenza di prefigurare uno spazio, ovvero dare
sostanza alla presenza di corpi assunti in costante rapporto con la propria dimensione immaginativa”.
Con questo ultimo appuntamento – dichiara Antonio Prete, Direttore generale della campana Tekla
– si chiude il ciclo di questa fortunata formula espositiva che oggi vede ospite una giovane interprete
proveniente dalla ‘dotta’ Bologna. L’aver accolto artisti diversi per estrazioni, geografie e generazioni,
ciò grazie anche alle scelte operate dalla curatrice, è stato per la nostra azienda motivo di sollecitazione
a guardare oltre le territorialità, stabilendo in tal senso nuovi rapporti che ci inducono a considerare il
mecenatismo come un modo per stabilire proficue relazioni di scambio tra progettualità diverse. L’aver
creduto in questo programma ci ha sicuramente ripagato di una bella avventura, fatta di incontri e di
opportunità. Un dialogo che approfondiremo con il catalogo di prossima pubblicazione che vedrà la luce
in occasione della mostra conclusiva prospettata, riunendo tutti gli artisti, per il mese di settembre”.
L’esposizione odierna rimarrà aperta dal 30 giugno al 10 settembre 2011.
Orari : dal lunedì al sabato 10,30- 13/ 17,30-20
Ufficio stampa : Giovanna Dell’Isola [email protected]
Silvia Venturi (Bologna 1980). Diplomatasi in pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, nel 2005 è vincitrice del
primo premio borsa di studio per l’arte contemporanea sponsorizzato da Fondazione Collegio Artistico Venturoli di Bologna.
Con mostre personali espone nel 2006 e nel 2007 presso la Cicognani Galerie di Cologne in Germania; sempre nel 2007
è alla Galleria No-loco studio di Padova, mentre nel 2010 con Volumi è una dei due artisti prescelti per l’edizione “Gemine
Muse 2010”, a cura di Yoruba, presso la Biblioteca Ariostea di Ferrara. Tra le partecipazioni collettive si segnalano: nel
2008 Cicognani Galerie di Cologne, Germania e Il sonno della ragione…, Casa-Museo Ariosto, Ferrara; nel 2010 Di carta e
di inchiostro, Casa-Museo Ariosto, a cura di Yoruba, Ferrara e The difference, a cura di Bit Art Gallery of London, Galleria
Minganti, Artefiera-off, Bologna; nel 2011 54° Biennale di Venezia, Padiglione Accademie, a cura di V.Sgarbi; Under
40,Galleria Stefano Forni, Bologna.