Silvano Lodi – Cina 1981
Si tratta di una selezione da un nucleo di più di 100 fotografie, un’anteprima assoluta in quanto gli scatti non sono mai stati mostrati da quando l’autore li realizzò, utilizzando il bianco/nero e la pellicola, nel 1981, in un luogo significativo quale la Cina di quell’anno, che vedeva le sue frontiere aprirsi al mondo.
Comunicato stampa
Cina 1981 è il titolo della mostra fotografica che inaugura il 15 settembre 2011 alla Sala Santa Rita di Roma, nella quale per la prima volta Silvano Lodi, noto come antiquario dell’omonima galleria milanese, espone le sue fotografie al pubblico, fino al 4 ottobre 2011.
Si tratta di una selezione da un nucleo di più di 100 fotografie, un’anteprima assoluta in quanto gli scatti non sono mai stati mostrati da quando l’autore li realizzò, utilizzando il bianco/nero e la pellicola, nel 1981, in un luogo significativo quale la Cina di quell’anno, che vedeva le sue frontiere aprirsi al mondo.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, organizzata da Zètema Progetto Cultura in collaborazione con Galleria Silvano Lodi & Due.
È l’occasione per celebrare una lunga attività, poiché Silvano Lodi nasce come fotografo: dopo la formazione in Svizzera nel 1982 si reca a Londra e lavora indipendentemente nell’ambito della fotografia applicata all’arte, avendo tra gli altri committenti suo padre, conosciuto mercante d'arte e collezionista.
Il curatore della mostra è Walter Guadagnini, il quale ha impresso una visuale particolare che verte sulla città e sul fiume, luoghi cardine e simbolici per cogliere lo spirito più vero di una Cina che non è più. E della sezione inerente le città, con le sue architetture, viene messa in luce la parte viva, da “street life”, che rende ancor più intensi questi scorci attraverso la presenza umana, sempre attiva, intenta alle più diverse mansioni, sempre con qualche oggetto utile nelle mani. Anche per le immagini legate al fiume tali caratteristiche si reiterano ed in tal modo l’acqua si riverbera di esistenze umane, che osservano incuriosite il giovane fotografo.
Lo sguardo di Silvano Lodi è uno sguardo privo di preconcetti e pronto a cogliere di quella terra l’aspetto di dignità, che si racchiude simbolicamente nel sorriso della sua popolazione, uniformata dalla “tenuta Mao” caratteristica. Attraverso questi scatti, catalogati e ricostruiti seguendo l’itinerario originale, la mostra vuole raccontare questo viaggio, unico e di grande fascinazione.