Share Festival XIV edizione

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Informazioni Evento

Luogo
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via Agostino da Montefeltro 2 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
02/05/2019

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, new media, festival

Quattordicesima edizione di SHARE Festival – piattaforma cross-disciplinare per la promozione di arte e cultura coniugate a tecnologia e scienza.

Comunicato stampa

Con la direzione artistica di BRUCE STERLING dal 2 maggio al 5 maggio 2019, presso gli spazi espositivi interni a Toolbox, in via Agostino da Montefeltro 2 a Torino, avrà luogo la quattordicesima edizione di SHARE Festival – piattaforma cross-disciplinare per la promozione di arte e cultura coniugate a tecnologia e scienza. La XIV edizione, GHOSTS, sfida la visione del futuro dell’essere umano immerso nel mondo tecnologico, chiama a raccolta le forze che materializzano l’invisibile. I poteri insiti nella scienza e nella tecnologia prendono forma nelle opere che saranno esposte e restituite al pubblico attraverso la poetica dell’arte: “La scienza ha i suoi aspetti paranormali, quando i poteri invisibili che modellano il nostro mondo diventano a noi visibili: batteri, il DNA nelle nostre cellule, l’elettricità…”

Questa volta il Festival si spinge oltre e cerca di comprendere come, attraverso un uso critico e creativo della tecnologia, l’essere umano può evolvere consapevolmente e come la scienza cerca di dare una spiegazione razionale a ciò che l’arte intuisce nell’ispirazione: “I nostri algoritmi e la nostra rete neuronale aspirano alla telepatia e alla telecinesi… Tenendosi per mano, arte e scienza espandono i nostri sensi e illuminano l’invisibile e l’ignoto.”
Unendo passato e futuro nella tradizione culturale del nostro territorio, quest'anno Share Festival si proietta nello spazio e nel tempo annullando le barriere e rende omaggio alle presenze ineffabili della nostra realtà quotidiana.

L’INTRODUZIONE DI JASMINA TESANOVIC - GHOSTS
Noi siamo forse i fantasmi viventi di antenati morti, dell’alterità del passato, delle sue ombre invisibili? O è il passato il fantasma di noi stessi, presente, vivo e visibile?
Parliamo ogni giorno, consapevolmente, ai nostri fantasmi attraverso l’arte, la mente e il mondo materiale, oppure sono i fantasmi ad agire, guidandoci accaniti lungo l’inevitabile ma creativo sentiero della continuità?
La scienza ha i suoi aspetti paranormali, quando i poteri invisibili che modellano il nostro mondo diventano a noi visibili: batteri, il DNA nelle nostre cellule, l’elettricità… I nostri algoritmi e la nostra rete neuronale aspirano alla telepatia e alla telecinesi… Tenendosi per mano, arte e scienza espandono i nostri sensi e illuminano l’invisibile e l’ignoto. L’arte elettronica è il cuore di questa relazione: così tecnica cionondimeno così eterea, intangibile, invisibile, virtuale… Si spinge ai confini del trascendente, dell’empirico e del sovrasensibile, il nulla o l’epifania…
I fantasmi sono sempre stati celebri, e i morti sempre più numerosi dei vivi. La letteratura e il cinema brulicano di fantasmi, ed attori, sceneggiatori e registi dei film classici che sfilano dentro i nostri schermi sono tutti morti da tempo. Una tradizione culturale implica che i morti siano ancora viventi. Coloro che un tempo abbiamo amato non ci lasciano mai: mentre cresciamo si espandono dentro di noi. I doni che riceviamo dai morti sono gli unici doni puri al mondo. I morti sono, per antonomasia, quelli che ci donano qualcosa senz’alcuna ricompensa. I loro doni per noi sono preziosi strumenti per comprendere e guarire.
Nella storia di Share Festival noi abbiamo avuto molti artisti, amici, precursori e guide spirituali che hanno lasciato le loro tracce e voci spettrali, che noi vogliamo evocare e onorare con questo bando.
I fantasmi possono essere angeli o demoni, il fantasma vendicativo di Amleto o i ghostwriter segreti. Possono essere maschi o femmine o transgender. Possono essere un’eredità politica che non dobbiamo mai dimenticare, o demoni personali che dobbiamo tenere a distanza. I fantasmi possono essere famosi o anonimi, veggenti o spie.
Torino è nota come capitale esoterica della magia nera e bianca, ed è qui che Share Festival prospera. Quest’anno scateneremo e sveleremo i nostri fantasmi – misteriosi, selvaggi, imprevedibili. L’invisibile diventerà visibile, i fantasmi si faranno realtà. Quest’anno a Share Festival invitiamo i fantasmi da tutto il pianeta a un posto d’onore alla tavola della nostra seduta spiritica.
Jasmina Tesanovic, Curatrice di Share Prize

SHARE FESTIVAL XIV EDIZIONE: COMPETIZIONI, MOSTRE, TALKS E LABORATORI

Sostenuto da Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo e Goethe Institut e con il patrocinio del Comune di Torino, Share Festival presenta un ricco programma con un duplice percorso espositivo insieme a talks, whorkshops, laboratori e performance.
Il primo livello espositivo è composto dalle opere dei sei finalisti di Share Prize XII – premio internazionale per il miglior lavoro di arte che coniuga tecnologia e scienza – il secondo livello espositivo è rappresentato da un nutrito gruppo di opere di artisti selezionati per Artmaker 3 – progetto per produzione artistica nazionale che unisce la pratica artistica con competenze informatiche, tecnologiche e scientifiche.

Share Prize – Giunto alla sua XII edizione, è un premio orientato a cogliere le migliori sperimentazioni internazionali a cavallo tra arte e nuove tecnologie digitali. Durante l’anno viene lanciata una open call tematica orientata a selezionare sei artisti ritenuti maggiormente significativi nel campo delle innovazioni di linguaggi e alle pratiche artistiche adottate per la produzione di un’opera d’arte digitale. Per la XII edizione la tematica è GHOSTS e la giuria è composta da ANDREA GRIVA, vice Presidente di School of Entrepreneurship & Innovation; LIA, artista austriaca, pioniera di software e net art; DOMENICO QUARANTA, critico d’arte contemporanea e curatore; JASMINA TESANOVIC, curatrice di Share Prize XII edizione e BRUCE STERLING direttore artistico di Share Festival XIV edizione.
La giuria quest'anno ha selezionato una short list composta dalle opere:

● Alberto Novello “Celestial Harmonies” - Italia
● Casey Reas “The untitled film stills” - USA
● Fanni Dada “Segnali dal futuro” - Italia
● Sally Ann Mcintyre “Collected huia notations” - Nuova Zelanda
● Scenocosme “Metamorphy” - Francia
● Sophie Kahn “Machine for suffering” - USA

La giuria annuncerà i vincitori del premio per la miglior opera d’arte e della menzione d’onore durante l'inaugurazione giovedì 2 maggio alle h 18,30, in base a criteri di valutazione che tengano conto del livello di sperimentazione, integrazione tra arte e nuove tecnologie e la pertinenza alla tematica.
Dopo la premiazione, i saluti istituzionali, ci sarà l'apertura delle mostre e a seguire il Dj set di John Bringwolves a tematica GHOSTS.

Artmaker è un progetto consolidato e in evoluzione di Share Festival attraverso cui si incentiva la produzione di nuove opere d’arte, frutto dell’integrazione tra arte tradizionale, e uso innovativo della scienza e della tecnologia. Gli artisti partecipanti vengono selezionati dal ricco database di Share Festival e invitati a progettare, sviluppare e realizzare delle opere d'arte o dei prototipi, il tutto partendo dal kit contenuto nella Artmakerbag. Il kit Armaker è composto da strumenti per l’elettronica leggera e la meccanica di precisione, per la manutenzione e la riparazione di opere d’arte e per esercizi di prototipazione. Gli artisti selezionati possono richiedere la collaborazione di professionisti che operano nell’ambito dell’informatica e della tecnologia, coders e makers – compenetrando competenze e attivando dei processi di produzione multidisciplinari, che implicano lo scambio fluido di competenze. Proprio per la sua peculiarità il progetto Artmaker - altresì parte integrante del programma Share Campus per la formazione presso le scuole - è in continua evoluzione e amplierà sempre più il suo raggio d'azione, abbracciando più sfere dell'esperienza Share Project a Torino e in Piemonte. Per la terza edizione come per quelle precedenti i lavori degli artisti Artmaker verranno messi in mostra in un allestimento a loro dedicato all'interno del percorso espositivo dello Share Festival XIV.

Gli artisti invitati alla seconda edizione di Artmaker sono:

● Alessandro Sciaraffa (Italia)
● Apotropia (Italia)
● Damian Stewart (New Zeland - Austria)
● Diego Scroppo (Italia)
● Fabio Battistetti+Giorgio Alloatta HCL (Italia)
● Laura Viale (Italia - Belgio)

Quest'anno anche gli Artmaker sono stati invitati a seguire la tematica di Share Prize, GHOSTS.
Novità di questa edizione, l'Emporio Artmaker: il pubblico avrà la possibilità di acquistare le borse Artmakerbag disegnate e realizzate da Francesca Ventura e Ingrit Kerpi per Share con il supporto e la consulenza dello storico negozio di tessuti Provasoli.

Continua il progetto di formazione Share Campus, in collaborazione tra Share Festival e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, seguito dalla prof.ssa Elisabetta Ajani, Cattedra di Scenografia per il Cinema. Gli studenti sono i protagonisti della creazione di video legati alla tematica GHOSTS e alla città di Torino, sei dei quali verranno selezionati per montare uno spot che andrà online sui nostri canali social. Una sezione dello Share Festival ospiterà la restituzione di tali contributi, offrendo agli studenti la possibilità di concepire opere inedite e confrontarsi con la complessità di un processo creativo.
Per ciò che attiene al progetto Share Campus i corsi di formazione di quest'anno coinvolgono:

- Liceo A. Monti di Chieri
- Politecnico di Torino, Diprtimento Architettura e Design

Share Festival XIV sarà, inoltre, argomento di tesi di laurea di una studentessa frequentante il corso di Laurea triennale in Economics and Management for Arts, Culture and Communication presso l’Università Bocconi di Milano.

Due i talks interessanti:

- Sabato 4 maggio “TALKING ABOUT GHOSTS”
h 18,00-18,30 conferenze con Bruce Sterling
h18,30-19,00 Jasmina Tesanovic e gli artisti di Share Festival XIV

- Domenica 5 maggio h 18,00 GHOSTING, Algoritmi e Relazioni a cura di Karin Gavassa, curatrice con la partecipazione di Federico Bottino, digital strategist per Synesthesia e Régine Debatty scrittrice, blogger, curatrice e fondatrice di “we-make-money-not-art.com”.
In particolare questa conferenza indaga sull’impatto che gli algoritmi interni alla comunicazione istantanea delle dating app possono avere sulle nostre relazioni virtuali e personali. L’argomento è trattato in diverse prospettive, antropologica, informatica, artistica e sociologica. Il focus della conferenza è il cosiddetto “ghosting”, l’“effetto fantasma” che consiste nell’interrompere una relazione bloccando un utente, chiudendo il proprio profilo, non visualizzando più i messaggi o togliendo il follow. Come sono dunque cambiate le regole dell’attrazione sui Social? Quali nuovi scenari si stanno configurando?
Karin Gavassa. Master in Museologia e laurea in DAMS. Karin Gavassa si occupa di cura in ambito artistico-culturale, collaborando con enti e musei quali Castello di Rivoli, Regione Toscana, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Biennale di Venezia, Regione Piemonte, Teatro Regio, Mibact, PGM – Piccoli Grandi Musei, Toscana ‘900, SMAC Gallery Cape Town, DDM Warehouse di Shanghai. Presidente dell'associazione Culturale Passepartout, è attualmente curatore presso la digital agency Synesthesia, Torino e Share Project. L'Associazione culturale Passepartout si occupa di organizzare mostre, convegni, festival legati ai linguaggi del contemporaneo per i diversi tipi di pubblici ed è attiva sul territorio nazionale, attraverso un network di realtà locali e internazionali.

Quest'anno, all’interno del Festival ci sarà anche un laboratorio per i più piccoli in collaborazione con Mirjam Struppek e “cheARIArespiro”, dal titolo: “hackAIR ghost hunting”, un workshop di citizen science per bambini d’età compresa tra 6 e i 10 anni. "HackAIR Ghost hunting" è un laboratorio di cheARIArespiro per catturare e rendere visibili i fantasmi che ci circondano nell'aria che respiriamo. I dolci fantasmi che vengono rilasciati dall'impollinazione incrociata delle piante in fiore e le particelle fini che volano invisibilmente attorno a noi sono i fantasmi del nostro stesso comportamento. Abbiamo bisogno di un Supereroe Ghostbuster per catturare, visualizzare e differenziare questi fantasmi, per ricordarci come ridurre l'inquinamento atmosferico e per proteggere l'aria come nostro tesoro.
Durante il workshop i bambini creeranno con diversi materiali di riciclaggio il supereroe Ariella che misurerà con l'aiuto del sensore di qualità dell'aria elettronico open source "hackAIR home" e della app hackAIR la qualità dell'aria. Insieme i bambini costruiranno anche piccoli cartoncini “cattura polveri”, li osserveranno tramite una lente d'ingrandimento e condurranno un'analisi della macro-fotografia con l'app hackAIR per illuminare finalmente l'invisibile.
Mirjam Struppek (De), ora residente a Torino, lavora dal 2002 a livello internazionale come urbanista, ricercatore e curatore di Urban Media Art. Si concentra sulla vivibilità sostenibile dello spazio pubblico e sulla sua trasformazione attraverso media interattivi e processi partecipativi. Di recente ha co-fondato l'iniziativa e la piattaforma informativa: cheARIArespiro. www.interactionfield.de - https://cheariarespiro.wordpress.com/