Sergio Monari – Rifrazioni dell’Antico

Informazioni Evento

Luogo
CASINO NOBILE - VILLA TORLONIA
Via Nomentana 70, Roma, Italia
Date
Dal al

da martedì a domenica ore 9.00-19.00
24 e 31 dicembre ore 9.00-14.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima

Vernissage
05/10/2019

ore 17

Biglietti

Biglietto Casino Nobile e Mostra presso il Casino dei Principi € 9,00 biglietto intero per i non residenti a Roma; € 8,00 biglietto intero per i residenti a Roma; Biglietto cumulativo Casina delle Civette, Casino Nobile e Mostra presso il Casino dei Principi € 11,00 biglietto cumulativo per i non residenti a Roma; € 10,00 biglietto “integrato” ridotto per i residenti a Roma; Ingresso con biglietto gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente. Ingresso gratuito per i possessori della MIC Card

Patrocini

Promotori Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale
SPONSOR SISTEMA
MUSEI IN COMUNE

Con il contributo tecnico di Ferrovie dello Stato Italiane
Servizi museali Zètema Progetto Cultura
Servizi vigilanza Unisecur srl

Artisti
Sergio Monari
Curatori
Niccolò Lucarelli
Uffici stampa
ZETEMA
Generi
arte contemporanea, personale
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Le sale neoclassiche del Casino Nobile dialogano con la scultura narrativa e mitologica di Sergio Monari.

Comunicato stampa

L’esposizione Sergio Monari. Rifrazioni dell’Antico, a cura di Niccolò Lucarelli e promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, sarà ospitata al Casino Nobile dal 5 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.

Era dal 1993 che Roma non accoglieva una mostra sull’artista Sergio Monari; molto più ampia di quella ospitata a suo tempo al Teatro Argentina, in questa di Villa Torlonia l’artista sceglie di inserire le sue opere non in un luogo asettico ma in un edificio già ricco di storia, di simboli e di significati.
Le diciotto sculture allestite nello spazio neoclassico del Casino Nobile sono ispirate a temi e personaggi della mitologia greco-romana, cercano il dialogo con le opere della collezione Torlonia, in un gioco di reciproco arricchimento e reinterpretazione.

L’allestimento si dispiega, opera dopo opera, su capitoli modellati in forma di umane sembianze, pulsioni, aspirazioni, dubbi e timori: la poesia, l’amore, la guerra, il destino, il tempo, la morte.

Fisicità e concettualità s’incontrano e compongono una vivace agorà, specchio di una polis complessa e contraddittoria, assai lontana da quella vagheggiata da Platone, in cui l’avidità divora l’essere umano.

L’opera Migrante preda, cuore concettuale della mostra, simbolo della coraggiosa pioniera Medea che lascia la terra natia con la volontà di far incontrare la sapienza di due mondi lontani, suggella metaforicamente l’incontro della scultura di Monari con Villa Torlonia e la collezione di statue antiche, così come quello fra la sua Colchide e la nostra Corinto.

Accompagna la mostra un catalogo in forma di libro d’artista, edito da Montanari di Ravenna, con testi del curatore e della critica Raffaella Salato.

Sergio Monari (Bologna, 1950) ha avviato l’attività artistica nei primi anni ottanta riscuotendo ben presto consenso di critica e di pubblico sia in Italia che nel mondo. La sua prima mostra estera risale al 1986, a Lubiana, e nel corso del tempo si sono aggiunte anche Parigi e New York. Nel 1984 e nel 2011 è invitato a esporre alla Biennale di Venezia, mentre nel 2015 una sua opera è stata scelta per la rassegna “Tesori d’Italia”, all’Expo di Milano. Si sono occupati della sua opera importanti critici fra i quali Calvesi, Crispolti, Manzoni, Portoghesi e Tomassoni.
Dall’anno accademico 2006/2007 Monari è docente di Tecniche e materiali della scenografia e di Scultura al corso di Scenografia del Melodramma, nella sede cesenate dell’Accademia di Bologna.